Fabio Poletti, La Stampa 14/12/2008, 14 dicembre 2008
I domestici con ombrelli candidi come i guanti scivolano sui ciottoli di villa San Martino. Silvio Berlusconi in tight fa gli onori di casa, baciamano alle signore, tacchi che battono leggermente mentre accoglie i settantatré selezionatissimi ospiti più dieci bambini, tutti invitati al matrimonio di sua figlia Marina, la presidente di Fininvest e Mondadori che da ieri è diventata signora Vanadia, dopo aver sposato Maurizio, ex étoile della Scala
I domestici con ombrelli candidi come i guanti scivolano sui ciottoli di villa San Martino. Silvio Berlusconi in tight fa gli onori di casa, baciamano alle signore, tacchi che battono leggermente mentre accoglie i settantatré selezionatissimi ospiti più dieci bambini, tutti invitati al matrimonio di sua figlia Marina, la presidente di Fininvest e Mondadori che da ieri è diventata signora Vanadia, dopo aver sposato Maurizio, ex étoile della Scala. Cerimonia sobria, sobrissima come voleva Marina, fresca di parrucchiere in Dolce & Gabbana, abito lungo di raso di seta avorio con maniche a guanto e spalle a sbuffo in tulle di seta, con piccolo strascico retto dai due figli della coppia, Gabriele di sei anni e Silvio di quattro, anche loro in tight griffato Gianni Campagna. Niente viaggio di nozze, solo un week end lungo a Londra. Niente regali, solo donazioni ad una Fondazione dell’ospedale San Raffaele. Niente messa, nel matrimonio celebrato da don Giandomenico e don Andrea, parroci ad Arcore, nella cappella secentesca di famiglia, addobbata a tulipani e fiorellini bianchi. Silvio Berlusconi ha voluto accompagnare sua figlia all’altare e poi ha letto alcuni brani dal Cantico dei cantici. «Tenace come gli inferi è la passione... Le sue vampe son vampe di fuoco... Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell’amore, sarebbe del tutto disprezzato...». A far da colonna sonora la marcia nuziale di Wagner e quella di Mendelssohn, l’Ave Maria di Schubert e Là ci darem la mano dal Don Giovanni di Mozart, cantate dal soprano Daniela Dessì e dal marito, il tenore Fabio Armiliato. Chi c’era dice che Marina Berlusconi si è commossa. Chi c’era dice che Maurizio Vanadia si è commosso. Chi ha visto, giura che pure Silvio Berlusconi alla fine della cerimonia era più che emozionato, pressato dagli impegni di governo e da questi momenti privatissimi, il matrimonio della figlia, la recente scomparsa della madre: «Tutto senza dormire perché io sono giovanissimo... L’unico rammarico è che mamma Rosa non sia qui... Le sarebbe piaciuto...». Testimoni di Marina suo fratello Piersilvio e Annick Confalonieri, moglie di Fedele, presidente di Mediaset. Testimoni di Maurizio Vanadia che ha voluto accanto i genitori arrivati apposta da Calascibetta in provincia di Enna, il fratello Nuccio e l’amica Micheline Jovic-Bilic. Dopo la cerimonia il matrimonio è proseguito nei saloni della villa che fu dei marchesi Casati Stampa. Sobrio il menù: risotto allo champagne, brasato e polentina, soufflé di cardi e torta nuziale bianca della pasticceria Cova. Da equilibristi la composizione dei tavoli. Era la prima volta che si incontravano Carla Dall’Oglio, prima moglie di Silvio Berlusconi e madre di Marina, e Veronica Lario, l’attuale compagna del premier. «Si sono strette la mano, un saluto cordiale che non è durato un minuto, niente baci, non sembrava il caso...», il racconto di un’ospite, testimone del grande ma educatissimo freddo tra l’ex signora Berlusconi e la seconda moglie del premier. Al tavolo degli sposi, addobbato con fiorellini bianchi, i genitori di lui e la famiglia di lei, i testimoni della coppia, il banchiere d’affari Bruno Ermolli da sempre legatissimo a Silvio Berlusconi e il direttore di Chi Alfonso Signorini che ha avuto l’esclusiva giornalistica della cerimonia e che mercoledì manda in edicola il reportage completo di fotografie, dalla zuccherosa torta alla commozione presidenziale. Agli altri tavoli rotondi oltre agli altri figli di Silvio Berlusconi, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, amico da una vita del premier, il banchiere di Mediolanum Ennio Doris, l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, i manager ai vertici delle società del Gruppo, gli amici intimi della coppia, gli stretti collaboratori di Marina Berlusconi definita dalla rivista americana Fortune la «settima imprenditrice più importante del Pianeta» e di Maurizio Vanadia che dopo aver ballato una vita sulle punte adesso coordina la scuola di danza dell’Accademia del Teatro alla Scala. Alle cinque si spengono le luci. Con gran daffare dei domestici impegnati ad accompagnare gli ospiti sotto una pioggia incessante. Come da proverbio. Mica quello che tira in ballo il governo. L’altro, quello che omaggia le spose bagnate. Stampa Articolo