Giornali Vari, 1 dicembre 2008
Anno V - Duecentoquarantottesima settimanaDal 24 novembre al 1° dicembre 2008Crisi La crisi è tale e il timore di non vender niente a Natale così palpabile che la catena Lidl ha inventato il minuto di spesa gratis: si sorteggiano quattro clienti, gli si dà il carrello e gli si fa portar via gratis tutto quello che riescono a metterci dentro in 60 secondi
Anno V - Duecentoquarantottesima settimana
Dal 24 novembre al 1° dicembre 2008
Crisi La crisi è tale e il timore di non vender niente a Natale così palpabile che la catena Lidl ha inventato il minuto di spesa gratis: si sorteggiano quattro clienti, gli si dà il carrello e gli si fa portar via gratis tutto quello che riescono a metterci dentro in 60 secondi. In tutt’Italia la gara si svolge con le sorteggiate che corrono in contemporanea e, poiché si intralciano una con l’altra, la spesa media che portano a casa sta sui 50 euro. A Bologna, dove hanno fatto correre le signore una per volta, l’impiegata Simona Scalas ha totalizzato un bottino da 185,71 euro: aveva studiato il percorso, e due polli e un paio di arrosti li ha lanciati nel carrello da lontano, facendo centro come una provetta cestista.
India La notte di venerdì 26 novembre un centinaio di uomini ha assalito il cuore di Bombay, oggi chiamata Mumbay. Una quarantina di miliziani sono venuti dal mare, a bordo di un mercantile registrato in Vietnam e di un peschereccio in grado di navigare col gprs. Un’altra sessantina alloggiava già in città, e tra questi una decina s’era sistemata, portando con sé montagne d’esplosivo, nei due alberghi principali e più celebri, il Taj Mahal e l’Oberoi. L’attacco è avvenuto nel cuore della notte, cogliendo di sorpresa tutti: bombe e colpi di kalashnikov contro il Centro ebraico, il Leopold Café, la Victoria Station, gli uffici di polizia di Colaba e infine i due hotel. Gli alberghi sono stati dati alle fiamme, gli ospiti massacrati e tra questi ha perso la vita anche l’imprenditore di Livorno (ma nato a Roma) Antonio Di Lorenzo. Le forze di polizia sono intervenute solo dopo un’ora e hanno messo sotto assedio il Taj Mahal e l’Oberoi per 60 ore consecutive prima di aver ragione degli assalitori. I morti accertati fino a questo momento sono più di duecento, i feriti più di trecento. Due cifre destinate a crescere. L’unico terrorista arrestato ha detto che l’idea degli organizzatori era di realizzare un 11 settembre indiano e di uccidere almeno cinquemila persone.
Pakistan Le telecamere hanno mostrato qualche assalitore all’opera: tutti giovanissimi, poco più che bambini. L’unico arrestato, di nome Azam Amir Kasav, ha 21 anni. lui, con la sua confessione, ad aver permesso di capir qualcosa su quello che era successo, dato che all’inizio l’azione era stata rivendicata da una sigla mai sentita, quella dei Mujaheddin del Deccan, formazione che non si sapeva se attribuire ad al Qaeda o incasellare in uno dei mille gruppuscoli armati che da quelle parti reclamano la libertà di qualche territorio o sparano in nome di qualche sura di Allah. Kasav ha invece ammesso che il plotone assassino era stato armato da quelli di Lashkar-e-Taba, un’organizzazione separatista islamica divenuta famosa ai tempi della guerra per il Kashmir. Cioè da pakistani estremisti e anti-indiani. Queste rivelazioni hanno reso incandescenti le relazioni tra i due Paesi, che da qualche anno avevano cominciato a riavvicinarsi e che con l’elezione alla presidenza pakistana del vedovo di Benazir Bhutto, Ali Asif Zardari, sembravano prossimi a un’intesa ancora più stretta. Entrambi i governi hanno, nei mesi scorsi, reso più forte l’amicizia con gli Stati Uniti, i quali hanno investito molto nell’area e con risultati importanti. Il Pakistan è un punto chiave nella guerra contro i talebani e l’India è un indispensabile argine all’espansionismo cinese. Proprio la svolta filo-occidentale dei due governi è all’origine dell’attacco: i qaedisti, i talebani e gli altri fondamentalisti islamici lottano per il crollo dell’Occidente in generale, e più in particolare perché gli invasori dell’Afghanistan tornino a casa e perché ebrei e induisti siano spazzati via dalla faccia della Terra. Se questa è la strategia, l’eventuale armonia tra gli ex nemici India e Pakistan risulta una iattura da contrastare con ogni mezzo.
Crisi Mentre Riccardo Villari resta presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza e nessuno a quanto pare riuscirà a rimuoverlo e D’Alema va da Crozza a dire che Veltroni va aiutato, Tremonti fa mostra di onnipotenza varando un secondo blocco di provvedimenti in dieci minuti. Si tratta delle «misure di sostegno della famiglia, del lavoro, dell’occupazione e dell’impresa» che muovono 16,5 miliardi e sono stati varati subito dopo la social card, una specie di bancomat che consentirà ai più poveri (6-8000 euro di reddito all’anno) di spendere nei supermercati convenzionati fino a 40 euro al mese. Le provvidenze coprono un po’ tutti i campi e prevedono:
• arriverà nelle case di coloro che guadagnano non più di 22 mila euro l’anno (portato a 35 mila per le famiglie che comprendono una persona afflitta da handicap) un assegno di importo compreso tra i 200 e i 1000 euro (a seconda del reddito e dal numero di componenti la famiglia).
• il tasso sui mutui variabili per la prima casa non potrà superare il 4 per cento. Questo dal 1° gennaio. Per quelli vigenti, si farà carico dell’eccedenza lo Stato. Le banche potranno stipulare mutui legati al tasso di riferimento della Bce, adesso al 3,25, ma destinato ad essere tagliato, invece che all’Euribor che viaggia volentieri intorno al 4 a passa.
• I premi di produzione in azienda saranno esentati da tasse per i redditi fino a 35 mila euro e per importi fino a 6.000 euro (prima i due numeri erano 30 mila e 3.000).
• Tariffe autostradali, bollette di luce e gas, prezzo dei biglietti dei treni regionali (quelli destinati ai pendolari) sono bloccati.
• Gli acconti Irpef (persone fisiche) e Ires (imprese) sono statio ridotti di tre punti.
• Le imprese pagheranno l’Iva per cassa e non per fattura. Cioè: oggi si versa l’Iva in anticipo, non appena si emette una fattura. Domani, invece, si potrà versare al momento dell’incasso.
• I precari che resteranno senza lavoro avranno diritto a un bonus pari al 5% del reddito percepito l’anno precedente.
• I fondi per gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione ecc.) sono stati portati da 600 milioni a 1 miliardo e 86 milioni.
• Per aumentare il loro capitale, le banche potranno emettere bond che saranno comprati dallo Stato. Le banche a cui si daranno questi denari dovranno però accettare di erogare prestiti alle imprese secondo linee guida che saranno dettate dallo stesso governo. In questo modo Tremonti aumenta la patrimonializzazione degli istituti e tenta di combattere la stretta creditizia da cui siamo afflitti in questo momento. Polemiche perché il controllo sul comportamento virtuoso delle banche sarebbe affidato ai prefetti (indignazione di Scalfari).
• Verrà applicata una norma varata nel 2005 e rimasta finora lettera morts: quella di far pagare il 25% in più ai produttori di porno, ossia a coloro che mostrano sesso esplicito in film, video e ”libri” (il sesso esplicito nei libri è oggetto di molte domande).
Sky Un punto di polemica piuttosto accesa riguarda lka decisione di portare l’Iva della tv satellitare Sky dal 10 al 20%. Va chiarito innanzi tutto che l’Iva in Italia e in genere al 20% e che Sky ottenne nel 1995 il 10 perché quel governo (Dini) voleva favorire lo sviluppo del satellite. Adesso gli uomini di Murdoch protestano che in questo modo un’azienda che ha investito in Italia e dà lavoro a 5000 persone vede messo in forse il proprio business. L’opposizione parla invece di conflitto d’interesse: può il padrone di Mediaset colpire così platealmente un suo concorrente?