Roberto Rizzo, Corriere della Sera 14/12/2008, 14 dicembre 2008
MILANO
Brasato e polenta a volontà. Il «basso profilo » scelto da Marina Berlusconi, 42 anni vicepresidente Fininvest e presidente Mondadori, e Maurizio Vanadia, 46 anni, coordinatore della Scuola di ballo della Scala di Milano, per il loro matrimonio, celebrato ieri mattina nella cappella seicentesca di villa San Martino ad Arcore dopo sette anni di convivenza e due figli, era tutto nel menù del pranzo nuziale.
Per il resto, la cerimonia si è svolta come si conviene alla donna più potente d’Italia, nonché primogenita di Silvio Berlusconi. Sotto la pioggia, mentre la gente di Arcore era in altre faccende impegnata (nemmeno un curioso davanti ai cancelli della villa), gli invitati, in tutto una settantina (oltre ai familiari, Fedele Confalonieri, Gianni Letta, Adriano Galliani e relative consorti, più i vertici del management del gruppo Fininvest), sono arrivati verso le 11. Carabinieri, doppia security e camerieri in giacca e guanti bianchi ad accoglierli.
Tra i primi giunti a villa San Martino, Carla Dal-l’Oglio, madre di Marina e prima moglie del presidente del Consiglio. Lei e Veronica Lario si sono incontrate per la prima volta e gli sguardi dei presenti erano tutti per loro. Stretta di mano «piacere, piacere », ma poi le due signore non si sono più rivolte parola. Tavoli separati, durante il pranzo: Carla con gli sposi, l’altro figlio Piersilvio Berlusconi e fidanzata Silvia Toffanin, i genitori di Vanadia, il presidente di Medusa Film Bruno Ermolli e Alfonso Signorini, direttore di Chi. Veronica ha invece preso posto insieme al premier, i loro figli e Paolo Berlusconi.
Per scelta degli sposi, alle 11.30 il matrimonio è stato celebrato (officianti il parroco di Arcore don Giandomenico Colombo e don Andrea Livio, prete vicino alla famiglia Berlusconi) seguendo la liturgia della Parola, cioè niente Eucaristia. Lei in bianco avorio Dolce & Gabbana (anche i fiori che addobbavano la cappella, tulipani e «veli da sposa» erano dello stesso colore), lui in tight grigio di Gianni Campagna (stesso completo per i loro figli Gabriele, 6 anni, e Silvio, 4, che hanno portato le fedi). Letture affidate a Silvio Berlusconi che ha scelto il
Cantico dei cantici, mentre il soprano Daniela Dessì e il tenore Fabio Armiliato intonavano arie sacre di Schubert e il «profano» Don Giovanni di Mozart Gianni Letta, arrivato per il pranzo, ha portato gli auguri del Papa alla coppia e a tutta la famiglia Berlusconi. Durante il caffé, con i musici che suonavano Hendel, il presidente del Consiglio ha rubato la scena con battute e barzellette (una sull’ex portavoce di Romano Prodi, Silvio Sircana) a raffica. Alle 17, la festa è finita. Mentre i novelli sposi si preparavano per una breve luna di miele a Londra, una fila di auto nere con finestrini oscurati ha lasciato villa San Martino. Era Silvio Berlusconi che guidava gli invitati in una visita alla «Università del Pensiero Liberale» di Lesmo.