Alessandro Barbera, La Stampa 12/12/2008, 12 dicembre 2008
ALESSANDRO BARBERA
ROMA
Per mettere la sua firma in calce all’accordo ha aspettato l’ultimo momento utile, la sera precedente la conferenza stampa che oggi lancerà in pompa magna la Nuova Alitalia e formalizzerà l’acquisto di parte della vecchia compagnia. Carlo Toto, dopo un’estenuante trattativa con l’amministratore delegato di Cai Rocco Sabelli, ha firmato la cessione di Air One per circa 300 milioni di euro, 60 dei quali verranno versati nella nuova società. Toto conferisce tutti e 58 gli aerei della flotta AirOne, ovvero 26 Airbus A320, 2 A330, 20 Boeing 737 e piccoli 10 CRJ 900.
Parte di questi sono venduti a Cai (19 A 320, parte dei 737 e i 10 CRJ), tutti gli altri saranno «affittati» in leasing. Fra questi gli Airbus per i quali Toto ha in mano opzioni d’acquisto: 57 A320, 24 fra A 330 e A350 per il lungo raggio. In un comunicato Toto scrive che sarà «assicurata la tutela del personale a tempo indeterminato delle quattro società cedute»: oltre ad AirOne, la società che gestiva le tratte brevi, AirOne CityLiner, e le due che si occupavano di servizi aeroportuali e manutenzione, Eas ed AirOne Technic. Secondo quanto riferiscono fonti vicine al negoziato, Toto avrebbe strappato l’impegno scritto di Cai all’assunzione di tutti i dipendenti fissi nella Nuova Alitalia.
All’ultimo momento Sabelli e Colaninno hanno avuto la meglio anche con un pezzo di ”fronte del no”: le due associazioni che raccolgono steward e assistenti di volo, Anpav e Avia, oggi saliranno al secondo piano di Palazzo Chigi per firmare l’accordo rifiutato nelle scorse settimane. I due sindacati scrivono di aver cambiato atteggiamento grazie alla «disponibilità» di Cai a concedere il part-time a chi ne farà richiesta. In realtà a convincerli è stata la prospettiva di non avere più alcuna rappresentanza nella nuova compagnia.
Con la firma - sempre ieri - dell’accordo di mobilità a favore dei dipendenti della vecchia Alitalia (saranno tre anni oltre ai quattro di cassa integrazione), ora comincia l’ultima battaglia per i piloti di Anpac e Unione Piloti: la procedura di assunzione dei 12.600 dipendenti della nuova compagnia. I piloti hanno invitato i loro iscritti a fare ostruzionismo prendendo tempo prima di accettare l’assunzione. Oltre a questo, a Cai resta da sciogliere qualche altro nodo. Deve trovare anzitutto l’accordo con Air France-Klm su prezzo ed entità della quota (dovrebbe essere fino al 25% per 250 milioni di euro, più altri 50 milioni di sovrapprezzo) sperando che i francesi non diano alcun peso alle ultime uscite del Cavaliere contro l’ingresso immediato del partner internazionale nel capitale. C’è poi da trovare la soluzione al rebus più difficile, il network della Nuova Alitalia: ieri è bastato che il presidente della Regione Lombardia Formigoni annunciasse il ridimensionamento di Linate e la scelta di Malpensa come aeroporto di riferimento per scatenare la protesta della provincia di Milano, della Regione Lazio e di Roma. Se l’accordo finale sarà condizionato dai desiderata della politica, Jean Cyril Spinetta ha già chiesto un congruo sconto sul sovrapprezzo.
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