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 2008  dicembre 12 Venerdì calendario

MILANO

Domenica mattina, ore 6.30. Si parte da Roma, a 300 all’ora. Tutto è pronto per l’esordio della prima Frecciarossa che, grazie alla nuova tratta ad Alta velocità tra Milano e Bologna (65 minuti, domani l’inaugurazione con politici e imprenditori), abbatterà di un’ora tonda i tempi di collegamento tra la Stazione Termini e la Stazione Centrale (e viceversa, naturalmente): da 4 ore e mezza a 3 ore e mezza. Una piccola rivoluzione che potrebbe cambiare le abitudini di molti viaggiatori: sono 15 mila i biglietti prenotati già alla fine di novembre.
Non è un segreto, il treno rosso e superveloce è una sfida lanciata alle compagnie aeree. Perché è vero che per volare da Milano a Roma ci si mette un’ora scarsa, però poi si deve tornare coi piedi per terra, e raggiungere case e uffici non è sempre agilissimo. Senza contare operazioni di imbarco, ritardi, scioperi. «Alla fine i tempi sono gli stessi – dice Stefano Parisi, ad di Fastweb e pendolare d’alta quota tra Roma, la sua città, e Milano, sede della compagnia ”. Anzi, se l’aereo non è puntuale, 3 ore e mezza sono un miraggio...». Morale? «Da lunedì si userà molto di più il treno.
E poi, tra code, check-in e imprevisti, volare è parecchio stressante, meglio starsene seduti in carrozza».
Ecco il punto, potersene stare seduti in carrozza. A leggere, telefonare, usare il computer. Quasi come in ufficio: «Alla fine sono tre ore e mezza di lavoro, e per sfruttarle al meglio si può decidere di viaggiare con un collaboratore», afferma Paolo Cuccia. Non solo, per il presidente di Eur Spa il treno è sinonimo di cortesia («Il personale ha uno spirito di servizio che chi lavora sugli aerei, purtroppo, ha ormai smarrito») e di possibilità di riflettere meglio sulle cose: «Viaggiare su rotaia è l’occasione per recuperare un po’ di lentezza, per prestare maggiore attenzione a ciò che si sta facendo».
Ignazio La Russa, che batte la tratta da una a quattro volte la settimana, calcola in un’ora il vantaggio che l’aereo mantiene sull’alta velocità: «Ammetto che noi parlamentari abbiamo il privilegio di operazioni di imbarco più celeri. Ma una volta usciti dall’aeroporto il traffico è uguale per tutti...». Il ministro della Difesa fa anche due conti: «Ottimo servizio. Però, certo, se uno compra il biglietto con anticipo, volare può essere più conveniente» (Milano- Bologna in prima classe costa 59 euro, fino a Roma il prezzo sale a 98 euro).
Per Stefania Craxi, che fa la spola tra il Parlamento e il suo collegio milanese, la Frecciarossa si rivelerà utile soprattutto d’inverno, con la nebbia che incombe su Linate. E guarda avanti, al prossimo anno, quando Milano-Roma sarà ulteriormente accorciata di mezz’ora: «Già così è altamente concorrenziale, figuriamoci quando le ore diventeranno 3...».
«Venerdì prossimo devo andare a Venezia, sarà l’occasione per provare i nuovi treni», dice il presidente di Enit Matteo Marzotto. Che ha una sola preoccupazione: «Spero che i vagoni della Frecciarossa pieni di manager che parlano al telefonino non siano troppo rumorosi. Dobbiamo ricordarci tutti quanti che non siamo in ufficio: la privacy del vicino di posto va rispettata». Il giornalista e conduttore televisivo Sandro Piccinini, «romano ormai milanesizzato », si gode la sfida tra Alitalia e Trenitalia. Un pronostico? «Dipende da un lato da come sarà gestita la pulizia e la manutenzione dei vagoni, dall’altro dal grado di credibilità che la nuova compagnia aerea saprà riconquistarsi».