Financial Times, 11 dicembre 2008, 11 dicembre 2008
Sale l’allarme per i titoli di stato dei governi occidentali. Ieri la collocazione di 7 miliardi di bund tedeschi a due anni – uno degli asset più sicuri in circolazione – è riuscita a ricevere offerte appena pari alla cifra messa all’asta dal Tesoro
Sale l’allarme per i titoli di stato dei governi occidentali. Ieri la collocazione di 7 miliardi di bund tedeschi a due anni – uno degli asset più sicuri in circolazione – è riuscita a ricevere offerte appena pari alla cifra messa all’asta dal Tesoro. Per gli analisti i problemi nel riuscire a finanziare l’indebitamento – subito dopo che tanti governi hanno annunciato piani di stimolo fiscale per rilanciare l’economia – sono un segno preoccupante che fa presagire grosse difficoltà per i mesi a venire. I capi di stato europei si aspettano di riuscire a collocare buoni per più di 800 miliardi di euro il prossimo anno, gli Stati Uniti prevedono nuovi bond per 2.000 miliardi. A questi vanno aggiunti altri 2.000 miliardi di bond emessi dalle banche. Per gli osservatori il mercato dei bond rischia di diventare troppo affollato. Il rinvio della collocazione di un bond sostenuto dal governo deciso ieri dalla tedesca Hsh Nordbank è solo l’ultimo sintomo di una carenza di domanda che è destinata a complicare i grandi piani di stimolo economico messi a punto dai governi europei e dall’amministrazione americana.