Elmar Burchia, Corriere della Sera 23/11/08, 23 novembre 2008
Presto in Austria i cani potranno andare al lavoro con i padroni. Prima, però, dovranno seguire un corso che insegna a uomo e animale il «giusto comportamento da ufficio»: il cane viene messo di fronte a diverse situazioni per imparare a controllare le sue fobie davanti a determinati stimoli, ad esempio forti rumori o impulsi ottici
Presto in Austria i cani potranno andare al lavoro con i padroni. Prima, però, dovranno seguire un corso che insegna a uomo e animale il «giusto comportamento da ufficio»: il cane viene messo di fronte a diverse situazioni per imparare a controllare le sue fobie davanti a determinati stimoli, ad esempio forti rumori o impulsi ottici. Un test comportamentale certifica poi se è capace di starsene tranquillo e mansueto, magari accucciato sotto la scrivania, anche in situazioni di stress. Il proprietario, invece, attraverso prove scritte e pratiche, deve dimostrare di conoscere le principali esigenze del cane, il suo comportamento e le leggi sulla condotta. Se tutto va bene, uno speciale certificato garantisce l’idoneità del cane a frequentare l’ufficio col suo padrone. Ultimo ostacolo: convincere il capoufficio o il datore di lavoro. *** Studi internazionali dimostrano che i cani, se ci accompagnano in ufficio, rendono più armoniche le relazioni di lavoro incentivando la produttività e la serenità generale. Gabi Glaser dell’associazione «Special Animals»: «All’interno delle aziende più grandi, dove sono ammessi i cani, è stato riscontrato un minore tasso di ammalati tra i dipendenti, e c’è molto meno mobbing». La sola presenza degli animali nei luoghi di lavoro riduce lo stress, le situazioni di conflitto tra le persone ed aumenta di conseguenza la soddisfazione e il dialogo. «In una scuola, per esempio, il cane è in grado di tranquilizzare il bambino arrabbiato o agitato, semplicemente mettendosi davanti a lui e facendosi accarezzare».