Financial Times, 9 dicembre 2008, 9 dicembre 2008
Quando a gennaio Christie Hefner lascerà l’incarico di chief executive officer di Playboy, per la storica rivista per adulti si chiuderà un’epoca: ancora non si conosce il nome del successore, ma per la prima volta, dopo 50 anni, alla guida di Playboy non ci sarà un Hefner
Quando a gennaio Christie Hefner lascerà l’incarico di chief executive officer di Playboy, per la storica rivista per adulti si chiuderà un’epoca: ancora non si conosce il nome del successore, ma per la prima volta, dopo 50 anni, alla guida di Playboy non ci sarà un Hefner. Christie, 56 anni, è la figlia del fondatore Hugh, e ha preso la guida del gruppo nel 1988, lasciando al padre l’incarico di responsabile creativo del gruppo, ruolo che ricopre fino ad oggi. La notizia del ritiro annunciato da Christie ha fatto schizzare in avanti del 14% le azioni di Playboy. Ma la rivista va male: negli ultimi 10 anni l’edizione americana si manteneva su una media di 3 milioni di copie mensili, negli ultimi mesi la diffusione è invece scesa a 2,6. Il mese scorso il gruppo ha visto calare il fatturato del terzo trimestre del 15% a 70,4 milioni di euro, con una perdita netta di 5,2 milioni. Oggi Playboy pubblica 24 edizioni diverse, oltre a vendere dvd, ad avere un canale televisivo via cavo, un sito e servizi per la telefonia mobile.