Andrea Gentile, L’Espresso, 11 dicembre 2008, 11 dicembre 2008
Sigarette. I giovani sono nel mirino delle industrie del tabacco che, per acchiapparli, usano il mentolo, sostanza che attenua il forte sapore e riduce le irritazioni causate dal fumo lasciando però invariato l’effetto della nicotina, che crea dipendenza
Sigarette. I giovani sono nel mirino delle industrie del tabacco che, per acchiapparli, usano il mentolo, sostanza che attenua il forte sapore e riduce le irritazioni causate dal fumo lasciando però invariato l’effetto della nicotina, che crea dipendenza. Queste le conclusioni dello studio di un gruppo di ricercatori della Harvard School of Public Health che hanno analizzato la concentrazione di mentolo in diverse marche di sigarette statunitensi (Camel, Kool, Marlboro, Newport, Salem). Secondo lo studio, i produttori di sigarette avrebbero diminuito la concentrazione di mentolo nelle sigarette, così da conferirvi un gusto più delicato per chi si avvicina per la prima volta al tabacco, come gli adolescenti. I fumatori incalliti, invece, preferirebbero un aroma più intenso, ottenuto aumentando la quantità di mentolo. Le conclusioni si basano sull’analisi di documenti interni delle industrie di tabacco, resi pubblici dai procedimenti legali in cui sono coinvolte, studi di laboratorio e ricerche di mercato. La tendenza è confermata anche dal National Survey on Drug Use and Health dello scorso anno: il 43,6 per cento dei giovani fumatori tra i 12 e i 17 anni e il 35,6 per cento tra i 18 e 24 anni scelgono sigarette al mentolo, contro il 30,6 per cento degli over 35.