Panorama, 11 dicembre 2008, 11 dicembre 2008
Turismo gay. Viaggiano molto più degli eterosessuali. Fanno vacanze più lunghe e più costose. Gay e lesbiche stanno diventando un bacino turistico sui cui puntare
Turismo gay. Viaggiano molto più degli eterosessuali. Fanno vacanze più lunghe e più costose. Gay e lesbiche stanno diventando un bacino turistico sui cui puntare. Secondo l’agenzia torinese Ttg, è un mercato che in Italia già ora fattura 3,2 milioni di euro l’anno, il 7 per cento di tutto il comparto. Circa metà dei viaggiatori omosex italiani sceglie mete italiane, il 25 per cento i paesi extraeuropei. Le mete più amate sono il Massachusetts, unico stato Usa a consentire matrimoni gay, la Danimarca e la Svezia, primi paesi europei a riconoscere le unioni omosessuali, e naturalmente Buenos Aires, eletta nel 2002 capitale gay friendly del pianeta. E gli stranieri? In crescita gli arrivi in Italia da Nord America, Nord Europa e Russia. Ma la Toscana è oggi l’unica regione che investe stabilmente in campagne pubblicitarie: 200 mila euro, nel 2007, per promuovere all’estero la Friendly Versilia.