Nouriel Roubini, la Repubblica 6/12/2008, 6 dicembre 2008
La prima volta i tre supplicanti arrivarono sui loro jet privati: furono sbranati in diretta tv, i congressmen con la bava alla bocca si lanciarono per addentare i loro polpacci
La prima volta i tre supplicanti arrivarono sui loro jet privati: furono sbranati in diretta tv, i congressmen con la bava alla bocca si lanciarono per addentare i loro polpacci. Bisognava far vedere al pubblico che il Parlamento vigila sul buon uso delle finanze pubbliche, e castiga implacabilmente quei satrapi incompetenti che hanno portato alla rovina il capitalismo americano. La seconda volta i chief executive hanno appreso la lezione e hanno fatto penitenza. Da Detroit si sono trasferiti a Washington guidando auto ibride. (Così l´americano medio ha scoperto che non solo Toyota ma anche Ford e General Motors producono ibride - purtroppo le loro non si vendono). I toni del dibattito al Congresso sono diventati più concilianti. Come si possono lasciar fallire - è stato detto - tre colossi da cui dipendono direttamente o indirettamente tre milioni di posti di lavoro? (Sono dati forniti dalle lobby di settore: per gonfiare le dimensioni dell´indotto automobilistico ci hanno infilato di tutto, anche i guidatori di taxi). Grazie a un po´ di public relations e al viaggio della contrizione sulle ibride, forse 25 miliardi di dollari di sussidi richiesti arriveranno nelle casse di Gm, Ford e Chrysler. Ma gli esperti avvisano: questo è solo un acconto, entro pochi mesi le aziende decotte avranno bisogno del triplo per evitare la bancarotta. Il contribuente americano a questo punto avrà capito l´antifona. Quando avvisterà i tre top manager in bici per le vie della capitale, per lui sarà l´ora della maxistangata.