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 2008  dicembre 06 Sabato calendario

MARINO BISSO

MASSIMO LUGLIROMA - Davanti ai finanzieri è rimasto impassibile. Solo qualche ora più tardi Gai Mattiolo, 42 anni, "enfant prodige" del made in Italy si è sfogato col suo avvocato, Andrea Pedroni: « un errore enorme, in questa storia io sono la vittima truffata».
Arresti domiciliari, nella sua villa di via Vigna Due Torri per il "Re dei Bottoni", il fantasioso stilista entrato di prepotenza nel mondo dell´alta moda a soli 19 anni, il piccolo genio che nel 1966 aveva realizzato quattro paramenti sacri per il Papa. Nel mirino del pm Luca Tescaroli (che aveva chiesto il carcere) un passaggio di soldi da una società all´altra, destinazione finale Lussemburgo, per un totale di circa 2 milioni di euro. Oltre allo stilista è finito ai domiciliari anche l´avvocato Giancarlo Tabegna, 50 anni, il suo consulente finanziario mentre il Gip Donatella Pavone non ha accolto la richiesta che riguardava Franco Sciunnacche, ex amministratore pro tempore e liquidatore della "Fashiontrend". E mentre il mondo della haute couture fa muro attorno allo stilista (che da anni navigava in cattive acque) il gip si prepara agli interrogatori di garanzia.
L´indagine delle Fiamme Gialle è scattata dopo una denuncia dello stesso Gai Mattiolo per appropriazione indebita: una mossa, secondo la Procura, per cercare di stornare i sospetti. Tutto ruota attorno alla procedura di concordato fallimentare, il primo passo verso il baratro in cui un´azienda ormai boccheggiante tenta di salvare il salvabile pagando i creditori come può. Due (come si legge nell´ordinanza del gip) i passaggi incriminati: uno di un milione e 549 mila euro a favore della "Gai Mattiolo Holding S.a." mediante il sistema della compensazione crediti-debiti. L´altro riguarda il 10 per cento delle royalties per le collezioni della stagione 2006/2007 (circa 350 mila euro) che sarebbe stato fatto sparire «in pregiudizio dei creditori». Lo stilista e l´avvocato, insomma, avrebbero nascosto i due milioni di euro prima dell´inizio della procedura fallimentare. La richiesta per il concordato fallimentare fu presentata il 3 agosto 2006 e i passaggi di contante erano avvenuti in precedenza. Il gip fa riferimento alla situazione debitoria di Mattioli: «Lo squilibrio tra le spese di produzione e pubblicità e i ricavi determina il ricorso sempre più frequente alle anticipazioni bancarie» e parla del pericolo di «reiterazione della condotta criminosa» e di «reati gravi e certamente non occasionali».
«Sono solo una vittima - replica Gai Mattiolo - ma la verità verrà alla luce. Il mio nome è stato infangato ingiustamente alla vigilia dell´uscita della mia prossima collezione, nella quale ho riversato il mio desiderio di rilancio distaccandomi dalle vicende societarie per i danni subiti dall´operato dell´avvocato Tabegna, che ha gestito autonomamente le società delle quali, negli ultimi anni, non ho mai avuto il controllo».


LAURA LAURENZI
ROMA - Il successo dell´eccesso: ecco il segreto di Gai Mattiolo, nemico giurato dell´understatement. Cominciò per scommessa a 19 anni contro il parere dei genitori che lo volevano avvocato. Il padre gli prestò 50 milioni con cui Gaetano, presto ribattezzatosi Gai, posò il primo mattone del suo futuro impero. Dette la scalata al successo andando controcorrente: in anni di riflusso, minimalismo, mortificazione, impose un modello di donna iper-femminile, rutilante e voluttuosa, una star.
Comincia la sua corsa alla notorietà vestendo le dive televisive, dalla Carrà a Milly Carlucci. Ma le sue celebri giacche a clessidra vengono notate anche indosso alle conduttrici del tg. I nemici gli danno del megalomane: 900 metri di tulle per un abito-monumento. Certo quando sfila non bada a spese: è il primo a pretendere location storiche del massimo prestigio e suggestione mai concesse prima, da piazza del Popolo a Ponte Sant´Angelo, dai Fori a Piazza Farnese al Campidoglio. Si diverte - e il fatturato lo permette - a strafare: in esclusiva per lui ecco tornare a Roma Naomi (in passerella con la mamma), Eva Herzigova, Carla Bruni. Esibizionista come solo i grandi timidi sanno essere, ha l´assegno facile sulle testimonial: Diana Ross, Bo Derek, Sharon Stone, Whitney Houston, e anche dame di alta classe come Lauren Bacall o di nessuna classe come Ivana Trump. Manda in dono a Hillary Clinton un suo tailleur natalizio con bottoni-gioiello a forma di abete. A Valeria Marini sulla scalinata di piazza di Spagna fa indossare un nero abito della sua collezione ispirata alla mafia di John Gotti. Mette a segno notevoli colpi pubblicitari, come quando nel ´96 veste nientemeno che papa Giovanni Paolo II, cui regala quattro sontuose casule e altri paramenti sacri che gli consegna durante un´udienza privata. O come quando - Sanremo 2005 - finisce in prima pagina per i ridondanti e ironici abiti-meringa con cui addobba la conduttrice Antonella Clerici.
L´ex enfant prodige viene indicato come probabile successore di Versace. Il suo nome entra anche nella rosa dei possibili disegnatori chiamati al posto di Valentino. Veste soubrettes, regine e first ladies, dalla signora Mubarak a Rania di Giordania. Alla cara amica Marina di Savoia prepara un imponente guardaroba per il rientro in Italia. Vive alla grande, nella simil-reggia a due piani con grande parco dove abitò Soraya dopo il ripudio, la stessa dimora in cui da ieri è agli arresti domiciliari. Il suo atelier, da quando ha dovuto cedere il marchio e le cose hanno cominciato a girare male, è tuttavia in una meravigliosa villa con piscina in viale Libano, all´Eur, già del premio Oscar Ennio Morricone.
Momenti bui quando la sua stella comincia ad appannarsi: i disordini alimentari sono la prima spia; Mattiolo continua a ingrassare e sceglie di non farsi vedere in pubblico. «Un incredibile talento creativo, ma crede troppo nelle promesse che gli fanno gli altri», osserva oggi Massimo Leonardelli, suo portavoce fino a maggio scorso, amico leale da 15 anni. «Spesso i geni creativi sono ingenui e sprovveduti in materia finanziaria», sottolinea il collega Renato Balestra. Fausto Sarli: «Mi auguro gli diano modo di spiegare tutto». Valeria Marini: «Sono molto dispiaciuta. Voglio a Gai Mattiolo il bene di sempre».