VArie, 2 dicembre 2008
Maria Luisa Caterina De Nardellis di anni 74. Pugliese di Foggia, viveva col marito di anni 76, in pensione dopo una vita a vendere latticini, e col figlio Giancarlo Pergola di 53 anni che un tempo s’era iscritto a Ingegneria ma non s’era mai laureato e nemmeno s’era mai trovato un lavoro
Maria Luisa Caterina De Nardellis di anni 74. Pugliese di Foggia, viveva col marito di anni 76, in pensione dopo una vita a vendere latticini, e col figlio Giancarlo Pergola di 53 anni che un tempo s’era iscritto a Ingegneria ma non s’era mai laureato e nemmeno s’era mai trovato un lavoro. «Brava gente, molto educati, riservati, mai un problema», in realtà in famiglia si litigava spesso perché i genitori accusavano il figlio d’essere un buono a nulla e un fanullone, l’ultima discussione fu durante il pranzo di lunedì scorso, poi il padre andò a fare un pisolino, il figlio restò in cucina con la madre, ma siccome quella ancora brontolava lui d’un tratto le saltò addosso, la gettò in terra, e le premette un mattarello sulla gola finché non smise di respirare. Subito dopo, singhiozzando, chiamò i carabinieri: «Fate presto, ho ucciso mia madre perché mi rimproverava. Venite prima che si svegli mio padre, altrimenti si spaventa». Pomeriggio di lunedì 1 dicembre in un appartamento al sesto piano in un palazzone in via Michelangelo a Foggia.