Stefano Boldrini, "La Gazzetta dello Sport" 2/12/2008;, 2 dicembre 2008
«La base di partenza è lo staff: il vice Micarelli, il preparatore Peressutti, l’allenatore dei portieri Tuccella, poi qui ho trovato il preparatore D’Urbano che seguì Tomba nei suoi anni d’oro, il collaboratore tecnico Bosco e il riabilitatore Andorlini, che lavorava nel Chelsea di Mourinho
«La base di partenza è lo staff: il vice Micarelli, il preparatore Peressutti, l’allenatore dei portieri Tuccella, poi qui ho trovato il preparatore D’Urbano che seguì Tomba nei suoi anni d’oro, il collaboratore tecnico Bosco e il riabilitatore Andorlini, che lavorava nel Chelsea di Mourinho. Il programma segue un protocollo, con l’obiettivo di fare di un gruppo di giocatori una squadra. La partita è il punto di riferimento: individuato l’errore, si lavora per correggere». (Il metodo di lavoro di Marco Giampaolo, allenatore del Siena)