Salvatore Tropeas, la Repubblica 1/12/2008, 1 dicembre 2008
TORINO
Si chiudono due storie e se ne apre un´altra che, pur nella continuità, ritocca la mappa generazionale della famiglia Agnelli e anche quella degli interessi societari. La fusione tra Ifi e Ifil, che oggi sarà sottoposta all´approvazione delle assemblee straordinarie, vuol dire sostanzialmente questo.
La nuova società si chiamerà Exor che è il nome di uno dei due bracci stranieri (l´altro era Worms) attraverso i quali gli Agnelli hanno fatto sinora investimenti all´estero avendo come base di partenza la Francia. Il presidente sarà John Elkann, 32 anni, vicepresidente dell´Accomandita e della Fiat e da oggi vicepresidente di Ifi e Ifil.
Qualcuno negli ultimi mesi si è chiesto se questa "promozione" debba intendersi estensibile anche al vertice del Lingotto. Ma lui lo ha sempre escluso. L´ingegner Elkann è perfettamente consapevole di avere assunto ruoli importanti all´interno della Famiglia e di esserci arrivato ancor prima di quanto non avesse fatto il nonno. Ma sa anche che quello delle finanziarie e quello della Fiat sono due mestieri diversi. Ecco perchè, nell´intervista pubblicata ieri dal Sole 24 Ore, con riferimento alla posizione di Montezemolo e Marchionne, ha detto che «quando una squadra ha dato ottima prova di sé» non c´è ragione di cambiarla. E perchè non ci possano essere fraintendimenti ha precisato che «Montezemolo verrà confermato alla presidenza e Marchionne rimarrà l´amministratore delegato».
Il fatto di avere puntato decisamente sul versante finanziario degli affari di famiglia non impedisce al numero due di Fiat, di parlare del Lingotto e del suo futuro, sostenendo per esempio che questo non è momento di pensare a operazioni di spin off dell´Auto. Non lo esclude ma lo colloca in una situazione di normalità, mentre oggi Fiat si trova a navigare come tutta l´industria dell´auto in acque agitatissime. E´ questa situazione di eccezionalità a riaprire però un discorso nel quale il ruolo di John come azionista potrebbe diventare presto molto importante. Quando egli afferma che se ci sarà una fase di consolidamento la Fiat intenderà svolgere la sua parte, di fatto egli include il Lingotto tra i protagonisti di una nuova stagione di "matrimoni" assai diversi da quelli tentati o realizzati in passato.
Ci sono già grandi gruppi mondiali dell´auto che probabilmente avranno difficoltà a sopravvivere alla crisi. Un acquisto forte o un´alleanza potrebbero esssere la prima grande operazione di Exor in quanto azionista di controllo del Lingotto? E´ ancora presto per dirlo ma non per escluderlo. Nell´attesa John Elkann deve farsi dare oggi dalle assemblee il via alla fusione. Non dovrebbe incontrare difficoltà. Gli azionisti privilegiati di Ifi, in disaccordo col meccanismo scelto per la fusione, avevano promesso fuoco e fiamme ma poi hanno abbandonato la presa. Del resto la famiglia Agnelli ha provveduto a rafforzare la sua posizione comprando titoli privilegiati e assicurandosi un controllo di Exor che sfiora il 60%.