Jenner Meletti, la Repubblica 1/12/2008, 1 dicembre 2008
BOLOGNA
Sono piccoli, i sogni che puoi comprare in un discount. La scatola di tonno, la farina, la pasta, la scatola di pelati, la fettina di pollo? Tutto ciò che serve a mandare avanti una casa, contando ogni centesimo, per arrivare alla fine del mese. Poi, un giorno, tutto cambia. «Signora, lei ha vinto un minuto di spesa gratis». Un minuto di libertà, per prendere tutto ciò di cui si ha voglia senza il pensiero dello scontrino finale. «Signora, tutto ciò che riuscirà a mettere nel carrello, sarà suo».
Ore 10 del mattino, discount Lidl alla periferia di Bologna. Quattro signore hanno già indossato una maglietta con la scritta «Ogni giorno è speso bene». Sono 500, in Italia, i clienti Lidl estratti a sorte per questo minuto di felicità. «Adesso - dice Andrea Tiralongo, l´assistente di filiale - preparo le Formula 1». Sono quattro carrelli, ben oliati. Certo, sarebbe bello poter caricare di tutto. Ma tanti reparti sono sbarrati da un nastro rosso. Niente fotocamera digitale Nytech da 89 euro, niente rasoio elettrico da 33 euro. Vietato mettere in carrello la «trapunta quattro stagioni» da 49 euro, l´aspirapolvere da 79, e anche, nel reparto alimentari, lo zampone da 4,99 euro.
Il capo filiale, Fabrizio Aiello, legge le regole. «Non potete caricare i prodotti segnalati con il nastro rosso. Non potete prendere più di due pezzi dello stesso prodotto. Potete andare ovunque, ma la prima corsia dovete percorrerla fino in fondo. Buona spesa». La prima a partire è Annamaria Consiglio, commessa in una profumeria. Partenza a razzo e subito uno stop. «La Coca cola, devo prendere la Coca cola». Il carrello sbanda a fine corsia, Annamaria riprende il controllo, corre verso il reparto carni e formaggi. Sembra avere quattro mani. Cotolette, coppe, tranci di prosciutto crudo e cotto, salami, salsicce, sopresse, mortadelle? «Ancora 5 secondi, quattro, tre?». Finisce subito, un minuto di spesa libera. Annamaria è felice. Alla cassa afferra due salami e li mostra alla figlia: «Alice, te li ho presi, hai visto». Poi, un lamento. «Mamma mia, non ho fatto in tempo a mettere dentro il parmigiano». Colpa delle due bottiglie di Coca e di quello stop subito dopo l´inizio. Lo scontrino è di 175,55 euro. C´è anche l´applauso, della figlia, del marito e delle altre concorrenti con famiglie. «Però, che gusto», dice Annamaria. «Porti a casa una spesa che non hai mai fatto così grande, non paghi e ti applaudono pure».
C´è anche chi si fa prendere dall´ansia. Susanna Rossini Ricci, impiegata in Comune, chiede di partire subito, sente troppo la tensione. Mozzarelle, biscotti, grana? Si capisce perché è obbligatorio percorrere tutta la prima corsia: si perdono almeno 20 secondi e il bottino dimagrisce. L´impiegata fa anche una deviazione per mettere nel carrello due pacchi di biscotti Barilla, da 2,51 euro e così quando arriva al bancone del prosciutto e del pecorino mancano solo pochi secondi. Scontrino da 119,55 euro, anche per lei l´applauso.
Certo, se i minuti fossero due o tre, se nel carrello potessero finire tutti i prodotti? I manifesti del discount urlano le loro offerte. «Ciò che gli altri solo promettono, Lidl mantiene: 1 chilo di farina, 0,39 euro». «La spesa che non pesa: burro pastorizzato 0,79». «Ribassi, non speculazioni: olio per friggere 2,79». La terza concorrente, Simona Scalas, impiegata, si è preparata a dovere. Ha studiato la mappa del negozio, ha già deciso dove andare. Corre fortissimo e frena solo davanti alle carni stagionate e ai formaggi. Fa il pieno e negli ultimi secondi riesce ad arrivare anche ai surgelati. Dalla distanza di quattro metri riesce a lanciare nel carrello due polli e un paio di arrosti. Applauso forte perché lo scontrino sale a 185,71 euro.
C´è chi non ha dormito, la notte scorsa. «E se cado? E se prendo solo cose senza valore?». Loredana Canzini, pensionata, è accompagnata dai nipotini. «Secondo loro, dovrei prendere solo dolci e merendine». Parte decisa, anche lei verso carni e salumi. Negli ultimi cinque secondi, riesce ad arrivare anche ai detersivi, e due fustini da 12,99 l´uno finiscono nel carniere. «Brava nonna», gridano i nipotini. «Hai preso la Nutella?». Scontrino da 129,53 euro e tanti complimenti.
Tante borse nei bauli delle auto, per qualche giorno non ci sarà il problema della spesa. Qui a Bologna, almeno, la corsa contro il tempo è stata allegra. In altri discount c´è stata ressa, perché i concorrenti sono stati fatti partire tutti assieme e il «carrello dei sogni» - così viene chiamato dalla Lidl - si è trasformato in autoscontro. Non a caso la media degli scontrini, da Torino a Palermo, è stata di appena 50 euro. Concorrenti mandati allo sbaraglio, ma tutti hanno accettato la sfida. In tempi di crisi si può sognare anche un frigorifero pieno.