Vanni Cornero, La Stampa 30/11/2008, 30 novembre 2008
VANNI CORNERO
Un’annata a cinque stelle per l’olio extra vergine made in Italy: produzione abbondante e buona qualità, ma i prezzi sono in picchiata. In Puglia, la regione che produce più del 40% di tutto l’olio extravergine di oliva in Italia, il prezzo è sceso a meno di 3 euro il chilo. Stesse quotazioni nelle regioni vicine: Calabria, Campania e Basilicata. Una crisi anomala che ha spinto il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia a convocare urgentemente un tavolo per fronteggiare la crisi che ha colpito le aziende del settore.
«E’una relatà - ha detto Zaia - di un milione di ettari e di aziende spesso di un ettaro o due, dunque molto, molto piccole. In più quest’anno si è avuto un aumento produttivo generale medio del 10% e questo incremento ha riguardato anche altri Paesi europei, come la Spagna, che è anche il nostro maggiore competitor. Per questo ho chiesto la disponibilità di 10 milioni di euro per iniziative nei piani di settore che sensibilizzino i consumatori all’acquisto di olio italiano». Un ultimo aiuto potrà venire dall’«health check» sulla politica agricola comunitaria ed in particolare dal fondo di 400 milioni che potrebbe aprire la strada ad alcuni interventi in sostegno del settore.
A fronte di un consumo in progressiva espansione il calo dei prezzi appare ingiustificato: l’osservatorio economico di Unaprol ha calcolato le quotazioni dell’extravergine è sceso del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Riduzione che appare ancora più insopportabile per l’aumento registrato di tutti gli altri costi di produzione: energia, fitofarmaci, carburanti. «Le misure urgenti di cui ha bisogno il settore – ha spiegato il presidente Massimo Gargano - debbono essere indirizzate a sostenere il reddito delle aziende olivicole e a tonificare il mercato. Chiediamo venga introdotto il parametro ”Alta qualita” così come avvenuto per il latte, questo consentirà al consumatore una migliore identificazione del prodotto realmente Made in Italy, Poi serve un piano che promuova il mercato verso mense, grande distribuzione e nuovi canali d’acquisto».
«Il nostro prodotto - ha aggiunto Gargano – è quello dei mille campanili con un carattere distintivo irripetibile perché frutto di un territorio continuamente discontinuo. E’ questo il nostro punto di forza. Spetta a noi e solo a noi esaltare queste differenza che piacciono tanto ai consumatori di tutto il mondo». Ecco perchè in questo weekend Unaprol ha organizzato in tutta Italia la terza edizione di «Olio d’Autore», iniziativa cofinanziata da Ue e Ministero che coinvolge 200 frantoi e 100 Comuni in tutta Italia in zone Dop/Igp.