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 2008  novembre 29 Sabato calendario

Il decentramento Caro Romano, vorrei fare una precisazione e un’aggiunta riguardo alla sua risposta sul decentramento delle istituzioni in Germania

Il decentramento Caro Romano, vorrei fare una precisazione e un’aggiunta riguardo alla sua risposta sul decentramento delle istituzioni in Germania. Comincio con il caso dell’Autorità di Vigilanza sul sistema bancario (Bafin). Essa fu creata nel 2002, dopo che la capitale era stata trasferita a Berlino, in modo di lasciare qualche istituzione a Bonn (e quindi per motivi puramente «campanilistici»). Il risultato è un conflitto di competenze tra il Bafin e la Bundesbank (cui spetta anche la vigilanza bancaria) che diminuisce notevolmente l’efficacia della vigilanza. Addirittura qualche commentatore sostiene che la Bundesbank sia più vicina alla Cdu/Csu e il Bafin alla Spd. Non è un caso che le banche tedesche siano tra le più colpite dalla crisi finanziaria. Per quanto riguarda il trasferimento della capitale a Berlino, alcuni ministeri sono rimasti a Bonn anche dopo il trasloco. Questa decisione, che risponde esclusivamente alla logica di offrire a Bonn una compensazione per la perdita dello status di capitale (e non a logiche di decentramento) viene ora spesso criticata perché aumenta notevolmente i costi della politica e contemporaneamente ne diminuisce l’efficienza. Si può quindi dire che il decentramento delle istituzioni non funzioni in maniera così efficace come si potrebbe dedurre a una prima lettura della sua lettera. Stefano Strampelli sstrampelli@web.de Tra la Banca centrale (Bundesbank) e l’Autorità di vigilanza sul sistema bancario (Bafin) esiste il rischio di conflitti di competenze anche perché la prima è indipendente e la seconda dipende dal ministero delle Finanze. Ma ciò accade perché il sistema politico ritiene di non potere essere estraneo alle sorti di una banca e al suo eventuale salvataggio. La dialettica, in altre parole, è fisiologica. Il trasferimento a Berlino dei ministeri di Bonn (dove sono rimaste anche le rappresentanze diplomatiche di alcuni piccoli Paesi) sta avvenendo effettivamente con una certa lentezza. Ma così accadde, tanto per fare un esempio, quando il Brasile costruì la sua nuova capitale. Ci volle una generazione perché gli uomini politici e la pubblica amministrazione completassero il trasferimento da Rio a Brasilia.