Giuliana Ferraino, Corriere della Sera 29/11/2008, 29 novembre 2008
MILANO
Quando Rupert Murdoch, 77 anni, lascerà il controllo e la gestione del suo impero ai figli, News Corp potrebbe rischiare la paralisi. L’impasse nascerebbe dalle disposizioni sull’eredità. L’accordo sulla successione prevede infatti che la partecipazione di Murdoch in News Corp sia divisa in parti uguali tra i 6 figli, avuti da 3 matrimoni diversi, ma i diritti di voto spettino solo ai 4 figli maggiori (Prudence, Elisabeth, Lachlan e James). Non viene, però, inclusa alcuna clausola per superare il blocco, in caso di parità di voto. Una situazione assai pericolosa per il terzo gruppo multimediale mondiale, dietro Time Warner e Walt Disney, un impero che comprende giornali (dal Times
di Londra al Wall Street Journal), televisioni (dall’inglese BskyB all’americana Fox a Star tv in Asia), gruppi editoriali (da HarperCollins al Dow Jones), film e studi cinematografici (Fox Entertainment).
A rivelarlo è l’ultima biografia su Rupert Murdoch, «The man who owns the news» (L’uomo che possiede le notizie), scritta dal giornalista di Vanity Fair, Michael Wolff, e in libreria dal 2 dicembre. «Un voto due contro due significherebbe un impasse assoluto nella gestione di una delle maggiori società del mondo », si legge nel libro di Wolff, di cui ieri il Financial Times ha anticipato alcuni passaggi. Incluso quello dove Murdoch lascia intendere che le disposizioni ereditarie potrebbero cambiare ancora, con l’attribuzione di diritti di voto, «quando raggiungeranno i 25 o i 30 anni di età», anche a Grece e Chloe, le due figlie di 7
Rupert Murdoch, con la seconda moglie Anna Mann, e i tre figli avuti dal loro matrimonio: Lachalan , il primogenito (a sinistra), James ed Elisabeth. Il presidente di News Corp ha inoltre una figlia, Prudence, dal primo matrimonio, e altre due figlie piccole, Grace e Chloe, di 7 e 5 anni, avute dal terzo matrimonio con la cinese Wendi Deng, 39 anni
e 5 anni avute dalla terza moglie, Wendi Deng, 39 anni, ex manager cinese di News Corp.
I figli maggiori, insieme con l’avvocato di famiglia, hanno però negato a Wolff che ci sia un progetto per rinegoziare le regole del trust che gestisce il 38% di News Corp. Nuova battaglia in vista, quindi, dopo il melodramma per la successione e il divorzio dalla seconda moglie, Anna, separazione che Wolff definisce «forse il momento più contraddittorio e drammatico nella storia di News Corp»? Probabilmente no, se una fonte anonima «vicino alla famiglia» suggerisce al
Financial Times che «questa non è una famiglia che ha bisogno di disposizioni legali. Sono sempre stati molto felici di discutere, litigare, gridare, minacciare e, alla fine, trovare un compromesso per arrivare al consenso». Il libro specula anche sul probabile successore di Murdoch, dopo l’addio di Lachlan, il figlio maggiore, che nel 2005 ha lasciato ogni incarico esecutivo in News Corp per tornare in Australia. Accanto all’ipotesi James, che oggi guida le operazioni in Europa e in Asia, per la prima volta spunta Elisabeth. lo stesso Murdoch a indicare che la secondogenita potrebbe far crescere la sua casa di produzione televisiva, Shine, a una dimensione tale da permetterle di rilevare la quota (e i diritti) di uno dei fratelli.
Giuliana Ferraino