Financial Times, 28 Novembre 2008, 28 novembre 2008
La British Airways ha ammesso nel suo consiglio di amministrazione Andrew Crawley, manager che rischia la prigione perché accusato di essersi accordato con i colleghi della Virgin Atlantic, tra il 2004 e il 2006, per fissare un prezzo più elevato del normale per le tasse sul carburante nei biglietti aerei
La British Airways ha ammesso nel suo consiglio di amministrazione Andrew Crawley, manager che rischia la prigione perché accusato di essersi accordato con i colleghi della Virgin Atlantic, tra il 2004 e il 2006, per fissare un prezzo più elevato del normale per le tasse sul carburante nei biglietti aerei. Un caso che la compagnia ha già risolto, a livello aziendale, accettando di ripagare i 6 milioni di passeggeri truffati con un rimborso massimo da 20 sterline a testa. La vicenda potrebbe costare a Ba anche 270 milioni di dollari di multa per le sanzioni che stanno studiando l’Office of fair trading inglese e il Dipartimento di giustizia americano. Il processo contro Crawley, inizierà a metà dicembre, quindici giorni dopo il manager sarà al suo posto nel board dell’azienda. Com’è ovvio, tra gli altri manager la nomina di Crawley è stata accolta non senza contestazioni.