vi. p., la Repubblica 28/11/2008, 28 novembre 2008
Ubs, via libera al salvataggio del governo Una lunga assemblea e una discussione accesa, ma alla fine, il piano di salvataggio di Ubs è stato approvato con il 98% dei sì
Ubs, via libera al salvataggio del governo Una lunga assemblea e una discussione accesa, ma alla fine, il piano di salvataggio di Ubs è stato approvato con il 98% dei sì. Dunque, disco verde all´intervento pubblico, con la sottoscrizione di obbligazioni convertibili per 6 miliardi di franchi da parte del governo federale. Ma questo è solo uno dei due pilastri della presenza pubblica a fianco del colosso bancario: ben più corposa è la creazione di un fondo della Banca nazionale elvetica, in cui rifluiranno titoli tossici di Ubs per 60 miliardi di dollari. Per quanto riguarda il dividendo, la banca ha rimandato l´appuntamento al 2010, a valere sul bilancio del 2009, mentre rispondendo alle domande di un azionista, il presidente Peter Kurer ha detto che verrà «presa in considerazione» l´ipotesi di una distribuzione in azioni. L´emergenza che ha spinto a correre nuovamente ai ripari era scoppiata quasi a sorpresa, dopo che il terzo trimestre si era chiuso con un utile di 296 milioni di franchi. La ricostruzione è stata fatta da Kurer: «Due settimane dopo l´ultima assemblea generale (del 2 ottobre) il cda è giunto alla conclusione che un intervento statale sarebbe stato il mezzo più idoneo per assicurare il futuro di Ubs, non tanto per il presente, quanto per i possibili sviluppi futuri». Di sicuro, è stata un´assemblea complessa e tormentata. A partire dal nodo-remunazione dei top manager, su cui il presidente ha detto di «voler fare sul serio». Kurer (assente il vice presidente Sergio Marchionne, per impegni in Fiat) ha spiegato che gli ex manager hanno restituito finora bonus per 70 milioni di franchi: «In nessun altro istituto così tanti ex dirigenti hanno rinunciato a somme di questa portata», ha detto. Aggiungendo che il consiglio di amministrazione, attraverso un comitato indipendente, si è impegnato a verificare se esistano i presupposti per promuovere un´azione di rivalsa sui vecchi manager anche se, ha ricordato Kurer, i soci possono a loro volta promuovere un´azione di responsabilità. Quanto al futuro, il presidente ha detto che le remunerazioni dal 2009 saranno costituite da una parte fissa, da una variabile e da una partecipazione azionaria, anch´essa variabile; la componente variabile, sarà basata su un sistema bonus-malus, legata ai risultati del gruppo. (vi.p.)