Antonio Calitri, Panorama 4/12/2008, pagina 108, 4 dicembre 2008
Panorama, giovedì 4 dicembre 2008 Né repressione dura e carcere contro gli imbrattatori di muri e monumenti né sostanziale impunità
Panorama, giovedì 4 dicembre 2008 Né repressione dura e carcere contro gli imbrattatori di muri e monumenti né sostanziale impunità. Oggi c’è una terza via: writer col patentino, registrati e autorizzati dal comune a colorare una parte dei muri cittadini. la strada che ha deciso di seguire il Comune di Potenza per cercare di ridurre i danni senza calcare troppo la mano. E l’esperimento, previsto da un regolamento comunale di nove articoli, sembra funzionare. «A Potenza, come in tanti comuni montani» spiega l’architetto Giancarlo Grano, responsabile dell’unità di qualità urbana del capoluogo della Basilicata e ideatore del progetto, «i muri abbondano, in particolare i muri di contenimento grigi in cemento armato. Abbiamo calcolato che in città ce ne sono per una lunghezza di circa 10 chilometri. Piuttosto che lasciarli tristi e grigi preferiamo che siano colorati. E anziché puntare sulla repressione preferiamo puntare sull’educazione». Non si tratta di libertà di graffito, ma di regolamentazione. Chi vuole disegnare o scrivere uno slogan su un muro pubblico con la bomboletta spray deve seguire una trafila precisa. Anzitutto la richiesta del patentino, che vale tre anni e prevede la foto dell’«artista» e la sottoscrizione di un impegno a osservare le regole di decoro pubblico. L’assenso per i minorenni deve essere anche controfirmato dai genitori. Poi, quando si ha voglia di disegnare qualcosa, si fa una richiesta al comune presentando il bozzetto ideato, l’idea di massima del graffito, e indicando anche la parte di muro dove lo si vuole realizzare. «Non si tratta di un controllo né di un esame» continua l’architetto Grano «di solito autorizziamo tutti e non entriamo nel merito, a meno che non ci siano messaggi o disegni offensivi, pubblicitari o politici. Per il resto, piena libertà di espressione». Con questa trovata in poco tempo a Potenza il registro dei writer ha raggiunto 120 iscritti, con un’età che va da 10 a 25 anni. Graffitari che a volte vengono ingaggiati dallo stesso comune quando vuole che un nuovo muro o una parte di periferia venga colorata. In questo caso invita gli iscritti a farsi avanti e a presentare idee per abbellire la zona. E magari ci scappa qualche premio per i disegni più originali. Con questa trovata, gli atti di vandalismo e gli imbrattamenti del centro storico, dei muri privati e di monumenti si sono ridotti di molto, stimano in comune, anche se non sono spariti. Ma anche per i muri destinati ai writer sono previste sanzioni salate. Chi è sprovvisto di patentino rischia una multa di 103 euro. Una bella cifra per un ragazzo, ma nulla in confronto al rischio di essere sorpreso a imbrattare il centro storico: qui la multa può raggiungere 2.800 euro. E mentre Potenza si arricchisce di nuovi colori, il patentino è diventato anche un nuovo status symbol tra i giovanissimi della città. Antonio Calitri