Ettore Livini, la Repubblica, 28 novembre 2008
ETTORE LIVINI PER LA REPUBBLICA
MILANO - La nuova Alitalia targata Cai, come previsto, non decollerà il primo dicembre. La cordata italiana guidata da Roberto Colaninno ha ufficializzato ieri il rinvio all´Enac durante la riunione del Comitato di monitoraggio e vigilanza sulla fase di transizione dell´operazione messo in piedi dall´authority di Vito Riggio. La Cai non ha fissato una data per l´avvio delle operazioni ? anche se per ora l´obiettivo resta fissato al 15 dicembre ? mentre l´ente per l´aviazione civile ha precisato che «fino al completamento del passaggio, l´Alitalia continuerà ad operare».
I motivi dello slittamento sono diversi. Il primo è il fatto che all´operazione manca ancora l´ok dell´Antitrust. Antonio Catricalà, numero uno dell´autorità di garanzia della concorrenza, ha però preannunciato una pronuncia per l´inizio della prossima settimana spiegando che l´allungamento dei tempi è stato causato anche dalla richiesta di esaminare il dossier da parte di Meridiana. Altri tasselli però devono ancora andare a posto. Primo fra tutti quello delle assunzioni. La Cai dovrebbe girare a breve ad Augusto Fantozzi le sue richieste su professionalità e numeri che servono per far partire la nuova Alitalia. E il commissario straordinario dovrebbe a quel punto girare i nomi degli interessati, dando il via alla più massiccia campagna d´assunzioni d´Italia.
Sul fronte finanziario restano invece tre passaggi non del tutto formali. Il primo è l´aumento di capitale da 1,1 miliardi della Cai, che dovrebbe partire subito dopo l´ok di Catricalà. Il secondo è l´accordo con AirOne. L´ad della cordata Rocco Sabelli ha detto che un´intesa è vicina, ma per ora resta ancora qualche distanza sui numeri, vale a dire la valutazione della compagnia di Carlo Toto e la cifra che l´imprenditore di Chieti investirà in Cai. AirOne tra l´altro ieri ha sottolineato di non aver approfittato della crisi di Alitalia per alzare le sue tariffe sulle tratte domestiche. Dulcis in fundo, c´è il nodo del partner estero. L´obiettivo ? con Air France in netto vantaggio su Lufthansa ? sarebbe anche in questo caso di arrivare a una decisione per il 15 dicembre. Anche se viste le incombenze complessive i tempi sembrano piuttosto stretti.
Fantozzi intanto è dovuto intervenire ieri per precisare le indiscrezioni su un suo possibile maxi-emolumento vicino ai 15 milioni di euro. «Cifre false ? ha detto ieri ? e non basate su alcun dato di fatto», ha detto ieri. Anzi. La Camera ? ha proseguito ? gli ha già correttamente tagliato l´indennità, mentre il Commissario ha ribadito «di non aver avuto ad oggi alcuna proposta né sottoscritto alcun contratto o compenso». Lo stipendio dei commissari però è stabilito per legge in base alla Prodi-bis utilizzando come parametri le masse finanziarie coinvolte nel crac. Alitalia, in base ai dati della stessa procedura, ha allo stato nel suo complesso un´esposizione debitoria vicina ai 3,8 miliardi di euro.