Sara Faillaci, Vanity Fair 3/12/2008, 3 dicembre 2008
Alessia Marcuzzi dice di avere «una doppia anima, borghese e hippie insieme», che ha ereditato dai genitori: «Mio padre e mia madre, gioiellieri, hanno sempre speso tutto quello che guadagnavano in viaggi per il mondo, e portavano anche me
Alessia Marcuzzi dice di avere «una doppia anima, borghese e hippie insieme», che ha ereditato dai genitori: «Mio padre e mia madre, gioiellieri, hanno sempre speso tutto quello che guadagnavano in viaggi per il mondo, e portavano anche me. Oggi che hanno 60 anni, fanno ancora la vita da ragazzini. Un giorno una mia amica mi ha chiamata da Formentera: "Ale, guarda che ci sono i tuoi in una spiaggia di nudisti”. Un’altra li ha visti che si scatenavano in discoteca». I genitori l’hanno cresciuta in un ambiente «ovattato e protetto, viziandomi molto, più dal punto di vista affettivo che economico»: «Sono due persone straordinarie e mi aiutano in ogni cosa. Quando è finita tra me e Simone, e Tommaso aveva solo un anno e mezzo, mi hanno aiutato a crescerlo. Mio padre gestisce anche la mia situazione economica, io non voglio neppure sapere quanto guadagno. E quando prova a spiegarmi come stanno le cose, gli dico subito: "No, papo, fai te per favore”».