Francesca Sibani Vanity Fair 3/12/2008, 3 dicembre 2008
Le Nazioni Unite hanno promosso uno studio sulla abitudini di lettura in nove paesi arabi (Egitto, Libia, Tunisia, Marocco, Arabia Saudita, Algeria, Giordania, Palestina e Siria)
Le Nazioni Unite hanno promosso uno studio sulla abitudini di lettura in nove paesi arabi (Egitto, Libia, Tunisia, Marocco, Arabia Saudita, Algeria, Giordania, Palestina e Siria). Risultato: i cittadini di questi Paesi leggono in media quattro pagine all’anno. Una quantità misera paragonata alla media di undici libri l’anno degli statunitensi e di otto libri all’anno dei britannici. Tanto più che tutti i lettori del mondo arabo, messi insieme, equivalgono a circa il quattro per cento dei lettori britannici. Secondo Khalis al Faisal, presidente della Arab Thought Foundation, il dato va messo in relazione con le carenze dei sistemi scolastici («solo l’8 per cento della popolazione dei Paesi arabi aspira a un’istruzione superiore, contro il 91 per cento dei sudcoreani e il 72 per cento degli australiani») ma anche con la scarsa circolazione di libri: ogni anno nel mondo arabo viene pubblicato un titolo ogni 12 mila persone, contro uno ogni 500 in Gran Bretagna e uno ogni 900 in Germania.