Parigi, l’ultimo regicidio nel crepuscolo socialista di Barbara Spinelli, La Stampa, 27/11/2008, pag. 15, 27 novembre 2008
L’elezione di Martine Aubry ha rappresentato l’esecuzione pubblica di Ségolène Royal. La sconfitta di Ségoléne è stata più drammatica di quella di Jospin del 2002, quando il candidato all’Eliseo fu battuto da Le Pen al primo turno
L’elezione di Martine Aubry ha rappresentato l’esecuzione pubblica di Ségolène Royal. La sconfitta di Ségoléne è stata più drammatica di quella di Jospin del 2002, quando il candidato all’Eliseo fu battuto da Le Pen al primo turno. Come altri grandi partiti europei, il ps francese negli anni è diventato minoritaroio perché sfidato e battuto da forze imprevedibili. Così è accaduto con Tony Blair, che per anni ha giocato simultaneamente su tutti i tavoli, e così è accaduto con Nicolas Sarkozy che, grazie alla sua natura poliedrica, è diventato presidente. Alla strada del centro, già percorsa con scarsi risultati da Ségolène, Martine vuole opporre quella dell’estrema sinistra. Questo significherebbe credere che le grandi suddivisioni destra-sinistra mantengono un senso e che la gara tra personalità svincolate dai propri campi non è sufficiente.