Il voto della terra dei ghiacci «Cara Danimarca, addio» di Rolla Scolari, il Giornale, 27/11/2008, pag. 20 Groenlandia, un pasdo per l’indipendenza di Alessia Rastelli, Corriere della Sera, 27/11/2008, pg. 20, 27 novembre 2008
La Groenlandia ha scelto con un referendum maggiore autonomia da Copenaghen. A dire sì alla proposta di allargare i poteri dell’isola è stato il 76% dei votanti
La Groenlandia ha scelto con un referendum maggiore autonomia da Copenaghen. A dire sì alla proposta di allargare i poteri dell’isola è stato il 76% dei votanti. Al referendum hanno partecipato il 72% dei 39mila aventi diritto. Le conquiste: riconoscimento come popolo sotto la legge internazionale, riconoscimento del kaallisut come lingua ufficiale, polizia, guardia costiera e tribunali indipendenti e gestione autonoma delle risorse naturali. Questi poteri si aggiungono all’autodeterminazione in materia di sanità, scuola e servizi sociali ottenuta dall’isola nel 1979. Le nuove misure entreranno in vigore il prossimo 21 giugno, dopo la doppia ratifica del parlamento di Nuuk e di Copenaghen. La Danimarca manterrà il controllo della politica estera e della difesa. La Groenlandia misura 2,1 milioni di chilometri quadrati (l’80% dei quali coperti da ghiaccio), è sei volte più grande dell’Italia e rappresenta il 98% del territorio danese. Nel suo sottosuolo ci sono 50 miliardi di barili di petrolio, gas, zinco, piombo, uranio, diamanti e rubini. Sulla costa occidentale dell’isola la produzione di petrolio potrebbe essere maggiore rispetto a quella dell’intero mare del Nord e ci sarebbero risorse petrolifere pari alla metà di quelle presenti nel sottosuolo dell’Arabia Saudita.