Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  novembre 27 Giovedì calendario

La Groenlandia ha scelto con un referendum maggiore autonomia da Copenaghen. A dire sì alla proposta di allargare i poteri dell’isola è stato il 76% dei votanti

La Groenlandia ha scelto con un referendum maggiore autonomia da Copenaghen. A dire sì alla proposta di allargare i poteri dell’isola è stato il 76% dei votanti. Al referendum hanno partecipato il 72% dei 39mila aventi diritto. Le conquiste: riconoscimento come popolo sotto la legge internazionale, riconoscimento del kaallisut come lingua ufficiale, polizia, guardia costiera e tribunali indipendenti e gestione autonoma delle risorse naturali. Questi poteri si aggiungono all’autodeterminazione in materia di sanità, scuola e servizi sociali ottenuta dall’isola nel 1979. Le nuove misure entreranno in vigore il prossimo 21 giugno, dopo la doppia ratifica del parlamento di Nuuk e di Copenaghen. La Danimarca manterrà il controllo della politica estera e della difesa. La Groenlandia misura 2,1 milioni di chilometri quadrati (l’80% dei quali coperti da ghiaccio), è sei volte più grande dell’Italia e rappresenta il 98% del territorio danese. Nel suo sottosuolo ci sono 50 miliardi di barili di petrolio, gas, zinco, piombo, uranio, diamanti e rubini. Sulla costa occidentale dell’isola la produzione di petrolio potrebbe essere maggiore rispetto a quella dell’intero mare del Nord e ci sarebbero risorse petrolifere pari alla metà di quelle presenti nel sottosuolo dell’Arabia Saudita.