Alessandro Oppes, la Repubblica 27/11/2008, 27 novembre 2008
In fondo, non era il gran miracolo che si pensava. Il sistema finanziario spagnolo, presentato appena poche settimane fa dal premier José Luis Rodríguez Zapatero come «il più solido della comunità internazionale», retrocede clamorosamente in «serie B» nel ranking fissato da Standard&Poor´s
In fondo, non era il gran miracolo che si pensava. Il sistema finanziario spagnolo, presentato appena poche settimane fa dal premier José Luis Rodríguez Zapatero come «il più solido della comunità internazionale», retrocede clamorosamente in «serie B» nel ranking fissato da Standard&Poor´s. Nell´ultimo anno, la capitalizzazione borsistica delle sei maggiori banche si è praticamente dimezzata, compresa quella dei due colossi Santander (-47,85 per cento) e Bbva (-53,68 per cento). Dalla prima linea, dove si mantengono a questo punto solo le banche francesi, gli spagnoli slittano al secondo livello, insieme a Italia e Germania. Il motivo? «La banca spagnola è vulnerabile agli ultimi indicatori macroeconomici che riflettono una forte caduta del mercato immobiliare, una contrazione della liquidità e il suo contagio ad altre aree di affari», spiega il rapporto di S&P. Tra gli elementi di fragilità del sistema spagnolo, il calo significativo dei consumi privati e degli investimenti, mentre la disoccupazione è tornata a livelli simili a quelli di 15 anni fa. Per il 2009, S&P prevede un calo del Pil dello 0,9 per cento. Alessandro Oppes