Federico Rampini, la Repubblica 27/11/2008, 27 novembre 2008
Il commercio fra la Cina e l´America latina sta crescendo a un ritmo tre volte più rapido rispetto agli scambi fra gli Stati Uniti e l´America latina
Il commercio fra la Cina e l´America latina sta crescendo a un ritmo tre volte più rapido rispetto agli scambi fra gli Stati Uniti e l´America latina. Il dato, emerso durante il vertice dell´Apec (associazione Asia-Pacifico) che si è tenuto a Lima in Perù, rivela che la Repubblica Popolare continua a rafforzare la sua influenza economica e finanziaria in aree che un tempo erano saldamente egemonizzate dagli Stati Uniti. Il commercio estero degli Stati Uniti con l´insieme dei paesi latinoamericani ha raggiunto un valore di 488,8 miliardi di dollari nei primi nove mesi del 2008, in aumento del 19% sullo stesso periodo dell´anno precedente. Gli scambi tra la Cina e l´America latina hanno raggiunto i 111,5 miliardi da gennaio a settembre, segnando un aumento del 52% sullo stesso periodo 2007. La Repubblica Popolare è ormai il secondo sbocco commerciale per le esportazioni dei paesi latinoamericani. Mentre l´anno scorso l´export dall´America latina verso gli Stati Uniti è cresciuto del 4,2%, quello verso la Cina è aumentato del 49,3%. I legami tra Pechino e i paesi dell´America latina sono destinati a rafforzarsi anche per effetto di una serie di trattati bilaterali di liberoscambio: l´ultimo esempio è quello firmato con il Perù proprio in occasione del vertice Apec, mentre altri accordi analoghi sono in dirittura d´arrivo tra Pechino, la Colombia, il Costarica. L´accordo Pechino-Lima ha abbattuto del 90% i dazi sulle importazioni di prodotti made in China in Perù. E´ il secondo trattato di questo genere, dopo quello che i cinesi firmarono con il Cile nel 2005. Federico Rampini