Elena Dusi, la Repubblica 27/11/2008, 27 novembre 2008
ELENA DUSI
C´è un luogo dove il mal di testa si trasforma in tumore al cervello e un indolenzimento ai muscoli diventa automaticamente sclerosi multipla. il Web, che con i suoi motori di ricerca porta i malati immaginari a cliccare sempre sul peggiore degli scenari possibili. Lo svela la stessa Microsoft, che ha distribuito una coppia di questionari prima a un campione di utenti, poi a un gruppo di dipendenti che hanno confessato di preferire al medico la rete per ottenere informazioni sulla propria salute. Ryen White e Eric Horvitz, autori dello studio sulla "cybercondria", hanno osservato che chiedendo a un motore di ricerca informazioni sui "sintomi del mal di testa", la rete risponde con "tumore al cervello". Le parole "dolore" e petto" scaricano dal Web una valanga di infarti e impongono una chiamata immediata al pronto soccorso. Sarà forse per via del loro potere ansiogeno e moltiplicatore delle angosce quotidiane, fatto sta che i siti che parlano di salute - pardon, di malattia - sono arrivati a coprire il 2 per cento della Rete. Sarà anche un mondo virtuale, ma l´ansia che generano è reale.