Fulvio Bianchi, la Repubblica 27/11/2008, 27 novembre 2008
FULVIO BIANCHI PER LA REPUBBLICA DI GIOVEDì 27 NOVEMBRE
«Volete intervistare i calciatori, gli allenatori? E allora, pagate...». Questa la nuova frontiera del calcio italiano: la stanno studiando presidenti di club illustri e si augurano di metterla presto in pratica. E per un semplice motivo: la crisi economica incombe, siamo in tempi di recessione e allora bisogna inventarsi nuove fonti di guadagno. I presidenti hanno fatto studiare la nuova legge Melandri-Gentiloni sui diritti tv (collettivi) che andrà in vigore, a meno di agguati, dal 2010: secondo l´interpretazione di alcuni avvocati, oltre a pagare cifre ingenti per assicurarsi le partite, le emittenti dovrebbero sborsare anche altri soldi per le interviste. E quelle cifre, tutte da stabilire, sarebbero trattate individualmente dai club: quanto vale, ad esempio, un´intervista a Mourinho e una a Beretta?
Il vantaggio per i club sarebbe duplice: intascherebbero qualche soldino in più e avrebbero meno problemi per convincere i loro allenatori a presentarsi davanti a microfoni e telecamere a partita appena finita. Forse i problemi degli ultimi tempi, con evidenti segnali di nervosismo (oltre a Mourinho, Zenga, Reja, ecc.), sarebbero superati: non ci sarebbero più silenzi-stampa o allenatori che si levano il microfono e se ne vanno. Ma non sarà affatto facile per le società arrivare alla soluzione auspicata delle interviste a pagamento: le tv, ovviamente, sono contrarissime (fra chiaro e criptato già versano oltre 800 milioni di euro all´anno al mondo del calcio) e la stessa Lega Calcio non ne vuole sapere di condividere e soprattutto appoggiare questa iniziativa. Perché il presidente Antonio Matarrese sa benissimo che scatenerebbe una rivolta, anche da parte della stessa stampa scritta, sempre più ai margini. Si vedrà.
C´è molto fermento, comunque, intorno alla nuova legge tv: alcuni club, appoggiati dal nuovo governo, la contestano apertamente e vorrebbero modificarla, in modo da poter continuare a trattare singolarmente con le emittenti televisive. Nel frattempo, la Lega Calcio si sta attrezzando, con il nuovo advisor Infront, per iniziare le non facili trattative con le tv: il traguardo dichiarato di Matarrese è di portare in cassa, complessivamente, oltre un miliardo di euro fra Sky, Mediaset, Rai, eccetera. La prossima primavera, prime schermaglie.
Ma non è finita: i club, in base al nuovo regolamento della Lega Calcio sui «rapporti fra società calcistiche e organi d´informazione», vorrebbero avere sempre più mano libera nei confronti dei cronisti, soprattutto quelli poco graditi, escludendoli non solo dai campi d´allenamento (cosa che a volte purtroppo già fanno) ma anche dagli stadi. Peccato però che non sia possibile, anche perché gli stadi non sono loro.