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 2008  novembre 26 Mercoledì calendario

Trovata di un’azienda olandese: usare il grasso umano ottenuto dalle liposuzioni per farne biscotti da esportare nei paesi del terzo mondo

Trovata di un’azienda olandese: usare il grasso umano ottenuto dalle liposuzioni per farne biscotti da esportare nei paesi del terzo mondo. Mieke Smits, fondatrice della fabbrica (che si chiama Irfak), dice che questo grasso è molto nutriente. L’imprenditrice, sul sito dell’azienda, mostra per esempio uno dei suoi prodotti, sigillato ermeticamente per essere distribuito anche in situazioni estreme, composto «al 50 per cento di grasso umano, al 50 per cento di zucchero e da un’enorme quantità di vitamine aggiunte». Per rendere più convincente questa pratica di riciclo, sempre sul sito Internet dell’azienda viene riportata una lettera di tale Dingana, sedicente "beneficiaria" etiope, che ringrazia la Irfak per averle consentito di sopravvivere: «Quando mi hanno raccontato che il cibo che mi consentiva di andare avanti era fatto di grasso umano ho sorriso: ho pensato che in Occidente la gente aveva mangiato così tanto che mia sorella ed io riuscivamo a vivere con il loro grasso in eccesso». Ma quelli della Irfak hanno avuto anche un’altra idea: per incrementare il numero di donatori hanno bandito una riffa che assegna al vincitore una liposuzione gratis. La Smits si è fatta riprendere da un’emittente locale dell’Olanda meridionale, la L1Tv, con in mano una borsa contenente «il grasso del primo vincitore della promozione». La liposuzione gratuita sarà praticata nella clinica chirurgico-cosmetica "Van Gerven & Van Iersel" con la quale la Irfak collabora da due anni.