Tobia Di Stefano, Libero Mercato 25/11/2008, 25 novembre 2008
Scattano le cause contro Alitalia. «Temo che le azioni Alitalia faranno una brutta fine», con queste parole, pochi giorni fa, il commissario Augusto Fantozzi aveva gelato le residue speranze di 30 mila possessori di titoli del vettore nazionale (sospesi ormai da tempo)
Scattano le cause contro Alitalia. «Temo che le azioni Alitalia faranno una brutta fine», con queste parole, pochi giorni fa, il commissario Augusto Fantozzi aveva gelato le residue speranze di 30 mila possessori di titoli del vettore nazionale (sospesi ormai da tempo). E infatti l’azionista, essendo un socio dell’azienda e non un creditore (come invece l’obbligazionista), non è tra i soggetti legimittimati a insinuarsi nel risarcimento. Ma il sindacato italiano per la tutela del risparmio (Siti), sta raccogliendo le adesioni per costituirsi parte civile. L’obiettivo è di intraprendere un’azione collettiva (class action) nei confronti di coloro che saranno individuati come responsabili del dissesto Alitalia. Speranze? Secondo Domenico Bacci, segretario nazionale del Siti, «già in altre occasioni, vedi la sentenza Freedomland, abbiamo ottenuto risultati insperati. E noi puntiamo molto sul fatto che il governo Prodi ha finanziato Alitalia per 300 milioni poco prima del dissesto, creando false aspettative nel popolo dei risparmiatori».