Gianluca Schinaia, Avvenire 21/11/2008, 21 novembre 2008
Nel 2008 il 50% delle agenzie immobiliari dell’Andalusia ha chiuso i battenti, lasciando in strada 15 mila impiegati
Nel 2008 il 50% delle agenzie immobiliari dell’Andalusia ha chiuso i battenti, lasciando in strada 15 mila impiegati. A Siviglia a ottobre è stata bloccata la costruzione di 34 mila appartamenti. La differenza tra le transazioni immobiliari andaluse del 2006 e quelle del 2008: Siviglia -34%, Malaga -35%, Cordoba -40%, Jaen -48%, Almeria -68%. La crisi del settore immobiliare è partita dal Sud della Spagna e si è diffusa in tutto il paese. Nel 2005 si erano costruite più case in Spagna che in Francia, Italia e Regno Unito messe insieme. Nel 2008 si sono costruite in Spagna la metà degli immobili rispetto al 2007. Secondo Gonzalo Bernardos, professore di Teoria economica all’Università di Barcellona, la crisi spagnola durerà cinque anni e costerà 500 mila posti di lavoro solo nel settore immobiliare. Nel primo semestre del 2008 l’occupazione nel comparto edilizio è crollata del 70% rispetto all’anno precedente. L’economia spagnola si regge sul settore edilizio e sul turismo. Si calcola che nel 2009 saranno oltre tre milioni i senza lavoro. Il tasso di disoccupazione era sceso al 7% un anno fa, ora è al 12%