riassunto da Marina Forti, Il manifesto 25/11/2008, 25 novembre 2008
Dell, produttore di computer statunitense, ha deciso di bloccare le assunzioni in India programmate per il 2009
Dell, produttore di computer statunitense, ha deciso di bloccare le assunzioni in India programmate per il 2009. Al momento ha un organico di 13 mila addetti in India, voleva arrivare a 20 mila, ma ha frenato. «Dipenderà da come va l’economia mondiale» ha dichiarato il presidente di Dell. Intanto le grandi imprese immobiliari hanno annunciato ribassi del 10% sul prezzo delle case e Tata Motors ha fermato per cinque giorni i suoi impianti a Jamshedpur, in vista di un calo delle vendite. Venerdì 21 novembre l’indice Sensex della Borsa di Bombay ha chiuso al livello più basso degli ultimi tre anni. A inizio 2008 ci volevano 39 rupie per fare un dollaro, al 21 novembre ce ne vogliono 50. Sempre a novembre la Reserve Bank of India (la banca centrale) ha ammesso che «il rallentamento globale ha un impatto più ampio del previsto sull’economia indiana». Ha quindi raddoppiato a 220 miliardi di rupie (circa 3,8 miliardi di euro) il fondo disponibile per finanziare a tassi agevolati il credito per l’export. Negli ultimi anni l’India ha sfoggiato un Pil in crescita a tassi intorno al 9 per cento (secondo posto nel mondo dopo la Cina). Il Fondo Monetario Internazionale prevede una crescita del 6,5 per cento quest’anno. Per Amit Mitra, segretario generale della Federazione indiana degli industriali, una crescita del 7 per cento quest’anno sarebbe un buon risultato.