Eugenio Occorsio, Affari&Finanza 24/11/2008, 24 novembre 2008
In Usa è allarme per i fondi pensione. Il settore, che ha un patrimonio di 26 mila miliardi di dollari, ne ha già persi oltre duemila con il crollo di Wall Street
In Usa è allarme per i fondi pensione. Il settore, che ha un patrimonio di 26 mila miliardi di dollari, ne ha già persi oltre duemila con il crollo di Wall Street. I fondi pensione americani, che entro due anni supereranno i 30 mila miliardi di dollari, contemplano un investimento in Borsa del 50-55% (il Dow Jones da gennaio ha perso il 40%). Una legge del 2006 imporrebbe che allo sgretolamento dei patrimoni accumulati dai lavoratori le aziende rispondessero con l’aumento dei contributi, ma le imprese dichiarano di non farcela. La Fairchild (aerei e apparati di navigazione) ha annullato il pagamento della rata di contribuzione al fondo pensione, maggiorata del ripiano delle perdite in Borsa, dicendo che non ha soldi in cassa. La Boeing minaccia un provvedimento analogo, la Random House (maggior gruppo editoriale d’America) ha sospeso il versamento dei contributi al suo fondo pensione, le tre case di Detroit - Gm, Ford e Chrysler -, in forte crisi, hanno rallentato e ridotto i pagamenti. E sono più di 300 società americane hanno annunciato tagli alle pensioni dei loro dipendenti. Il Pension protection act è una legge del 2006 che ha imposto alle imprese di intervenire nei fondi pensione con maggiori pagamenti contributivi in caso di crisi del mercato borsistico: se il patrimonio si svaluta più del 20% bisogna immettervi cash per riallinearlo. I Fondi pensione americani sono di tre tipi: 1) Fondi a prestazione predefinita. L’ammontare del pagamento per quando si andrà pensione viene fissato inizialmente, poi l’azienda investe il capitale via via accumulato dal lavoratore, gode i benefici dei periodi di rivalutazione e ripiana i deficit. Periodicamente si ricalcola il profilo per rimanere in linea con le prestazioni previste. 2) Fondi a contribuzione definita. Azienda e lavoratori contribuiscono entrambi, ma i benefici finali sono in funzione dell’andamento del mercato. Al pensionamento si valuta l’andamento in tutti gli anni di lavoro. 3) Individual retirement account. Somigliano ai precedenti (funzionano a capitalizzazione) e sono stati studiati per i liberi professionisti o per chi autonomamente voglia costruirsi una pensione.