Claudio Ghisalberti, Ciro Scognamiglio, "La Gazzetta dello Sport" 25/11/2008;, 25 novembre 2008
«Lo vidi per la prima volta al Mondiale junior 1989 a Mosca, già si capiva che era un fuoriclasse
«Lo vidi per la prima volta al Mondiale junior 1989 a Mosca, già si capiva che era un fuoriclasse. Non aveva un carattere facile. Lo chiamavamo l’americano, nel senso che era un po’ sbruffone. Poi ci siamo conosciuti meglio. una bella sfida la sua. Penso che sia tornato proprio perché gli mancavano l’agonismo e le sensazioni di quando vinceva: non può vivere senza». (Il ritorno alle corse di Armstrong secondo Rebellin)