Alessandra Farkas, Corriere della Sera 24 novembre 2008, 24 novembre 2008
«Day without a gay». Il 10 dicembre 2008, in America, sarà la giornata senza gay. Milioni di uomini e donne gay si asterranno da lavoro per protestare contro il referendum che lo scorso 4 novembre, a sei mesi dalla sentenza della Corte suprema statale che lo legalizzava, ha reso illegale il matrimonio tra coppie dello stesso sesso in California, Arizona, Florida e vietato le adozioni ai coppie omosessuali in Arkansas
«Day without a gay». Il 10 dicembre 2008, in America, sarà la giornata senza gay. Milioni di uomini e donne gay si asterranno da lavoro per protestare contro il referendum che lo scorso 4 novembre, a sei mesi dalla sentenza della Corte suprema statale che lo legalizzava, ha reso illegale il matrimonio tra coppie dello stesso sesso in California, Arizona, Florida e vietato le adozioni ai coppie omosessuali in Arkansas. La mobilitazione (non staranno a casa ma si occuperanno di varie cause umanitarie) è stata promossa da Joel Stein, columnist del Los Angeles Times, e si ispira al «Day without art» del 1989 e al «Day without immigrants» del 2006. Palpabile la delusione dei gay anche verso Obama che dopo aver promesso in campagna elettorale di voler abrogare il veto all’accesso dei gay nell’esercito, ha rimandato tutto al 2010. Il govenatore della California, il repubblicano Schwarzanegger, si è augurato che la Corte suprema statale annulli il referendum paragonando il divieto delle nozze gay alla proibizione del matrimonio tra neri e bianchi.