«Un cd che è una deduta d’analisi per esorcizzare il 17° anno» di Leonardo Iannacci, Libero, 21/11/2008, pag. 33, 21 novembre 2008
Un cofanetto che è uno scrigno per voltare pagina; tre cd antologici, con l’aggiunta di un Dvd con i clip e i momenti più belli di Giorgia in televisione, che rappresentano un vero e proprio punto e a capo di una carriera
Un cofanetto che è uno scrigno per voltare pagina; tre cd antologici, con l’aggiunta di un Dvd con i clip e i momenti più belli di Giorgia in televisione, che rappresentano un vero e proprio punto e a capo di una carriera. La cantautrice romana fa uscire l’antologico ”Spirito libero, viaggi di vita 1992- 2008” (DDC-Sony/Bmg, in vendita da domani). Lo fa per una necessità quasi fisica di archiviare il passato e ripartire in contropiede: «Verso dove, però, non lo so ancora...», fa lei. I tre cd sono a tema e raccontano sedici anni di carriera, dagli inizi nei club del quartiere Testaccio, a Roma, passando per la vittoria nel Festival di Sanremo fino a ”Stonata”, l’ultimo album di inediti datato 2007: il primo disco porta il sottotitolo ”Per abbracciarsi”, il secondo ”Per liberarsi”, il terzo ”Per (r)incontrarsi”. Ben 44 le canzoni, 4 delle quali inedite e 19 riarrangiate. Giorgia, questo cofanetto sembra molto una seduta di autoanalisi musicale. «In effetti è così. Ho vissuto momenti in cui mi sono sentita bloccata, avevo ansie inattese e vivevo tutto con difficoltà: i successi, la depressione, i fallimenti professionali e anche i momenti felici. Non nego che è stata dura dopo la morte di Alex (Baroni, il suo fidanzato-collega scomparso in un incidente motociclistico qualche anno fa ndr). Me lo rivedevo ogni due minuti, terribile... Ora va meglio anche la mia vita personale». Sul piano professionale, però, come fa a parlare di insuccessi? Sono stati sedici anni d’oro. «Non è tutto così semplice. Magari un disco andava benissimo ma io ero insoddisfatta di qualche dettaglio. Non sempre i numeri ti danno la felicità. E poi c’è stato un periodo in cui dicevano che sul palco sembravo una fredda, una cantante troppo tecnica. Scrissero che non trasmettevo emozioni. Io che dentro ero un vulcano di sentimenti. Boh...». Qualche giorno fa Laura Pausini ha sfatato la vostra presunta rivalità mandandole messaggi di stima. «La verità è che io e Laura non siamo mai state nemiche sul palco. Un po’ come Mina e la Vanoni che hanno escluso qualsiasi rivalità. Con la Pausini ci teniamo in contatto via sms in modo affettuoso. So che c’è un progetto televisivo, con Maria De Filippi, per una maxi-serata con me, lei, Elisa e Fiorella Mannoia. Forse si farà nel 2009». Lei frequenta poco i salotti tv. Perché? «Ne avevo paura. Ma se c’è da cantare, vado. Da Pippo Baudo e da Paolina Cortellesi anche subito. Ma soltanto se canto». Ama di più la radio? «Sì. Ho condotto un programma su Radio2 e mi sono molto divertita. Poi, a giorni, partirà Radio Spirito Libero. La mia nuova emittente sul web. Ci si potrà iscrivere gratis e io farò la dj mettendo su la musica che mi piace di più». Ci tolga una curiosità. Lei è sempre stata una cantante politicamente mancina: cosa pensa di questa sinistra così in difficoltà? «Guardi, io ho votato Bertinotti prima, poi per Grillo e anche per Vetroni... Tutti disastrosamente perdenti. Non so. Diciamo che c’è da chiedersi perché mai tanti italiani hanno votato per Berlusconi e che occorre avere rispetto per loro. Interroghiamoci». Tra le quattro canzoni nuove del disco c’è ”Per fare a meno di te”, un valzerino blues che ricorda molto alcuni passaggi timbrici di Neil Young. «Vero. Una certa somiglianza c’è. Mi spiace molto, ma non c’era assolutamente volontà di plagiare nessuno. Nella musica le note sono sette e certe cose succedono. Ma senza volerlo». Rimpianti nella sua carriera? «Non aver accettato, a metà anni ”90, l’offerta per affrontare il mercato estero come ha fatto sontuosamente Laura Pausini. Mi sentivo impreparata. Lì ho fatto una cavolata, onestamente». Stasera, cosa vorrebbe fare? «Andare in un club, piccolo e magari fumoso. Soltanto per cantare».