Lettere al Corriere, Corriere della Sera, 24/11/2008, pag. 29, 24 novembre 2008
Caro Romano, l’ abolizione del valore legale dei titoli presuppone che chi sia esperto di qualcosa lo sappia dimostrare con i fatti
Caro Romano, l’ abolizione del valore legale dei titoli presuppone che chi sia esperto di qualcosa lo sappia dimostrare con i fatti. Ma nel frattempo che cosa succederebbe se il preteso medico senza laurea cominciasse a mandare all’ altro mondo un certo numero di persone? Il valore legale del titolo sicuramente non è garanzia assoluta di conoscenza ed efficienza, tuttavia è certo che l’ assenza è garanzia per l’ imbroglio e il rischio in taluni casi anche mortale. Oggi, chi sceglie intenzionalmente persone senza titolo per spendere meno lo fa a suo rischio e pericolo, mentre se non ci fosse il valore legale la possibilità di distinguere i medici veri dai santoni sarebbe impossibile. Tutt’ al più si potrebbero evitare ulteriori titoli specialistici come l’ abilitazione, visto che che sono molto costose in termini di tempo e di denaro, preferendo piuttosto un tirocinio pratico di qualche anno, giustamente pagato. Manlio Tummolo tummolo.manlio@tiscali.it Nei Paesi in cui il diploma non ha un valore legale esistono, come del resto in Italia, esami di abilitazione per l’ esercizio delle professioni che hanno una pubblica rilevanza. Per le carriere pubbliche esistono i concorsi e per le carriere private esiste l’ interesse del datore di lavoro ad assumere la persona più adatta al compito che gli verrà affidato. In ciascuno di questi casi è utile che il candidato abbia un diploma, ma l’ esercizio della professione e l’ assunzione non dipendono dal suo valore legale, dipendono dal prestigio dell’ istituzione che lo ha conferito e dalle qualità personali di cui il candidato avrà dato prova. Il valore legale crea illusioni e pretese che è meglio dissipare ed evitare.