Catalogo dei viventi 2009, 25 novembre 2008
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BIOGRAFIA DI VLADIMIR LUXURIA DAL CATALOGO DEI VIVENTI 2009
VLADIMIR LUXURIA (Wladimiro Guadagno) Foggia 24 giugno 1965. Drag queen. Nel 2006 eletto alla Camera con Rifondazione comunista. Nel 2008 sull’Isola dei famosi (scelta molto criticata dalla base di Rifondazione ma alla fine appoggiata con il titolo ”Buona fortuna, Vladimir” dal giornale del partito, Liberazione). «Un reality l’ho già fatto: quando sono stata eletta e per la prima volta sono entrata a Montecitorio. Mi sono seduta al mio scranno e sopra di me c’erano i fotografi con i teleobiettivi pronti a cogliere un mio sbadiglio o a immortalarmi se mi fossi messa le dita nel naso» • Padre camionista, madre casalinga, due sorelle e due fratelli, laurea in Lingue con 110 e lode. Da un suo curriculum: «Destinato a nascere a Hollywood, per un’incidentale tromba d’aria la sua cicogna è stata dirottata a Foggia. Con il passare degli anni il piccolo Vladimir sviluppa una certa invidia per le gonne, le mutandine ricamate, orecchini e suppellettili femminili delle sue due sorelline. Unisce la militanza per le libertà sessuali allo spettacolo. 1993: organizza Muccassassina. Dal 1994 partecipa a tutti i Gay Pride, cantando a fine manifestazione» • «Un giorno ero in sacrestia con un ragazzo un po’ più grande di me a sistemare i paramenti. Nell’armadietto del prete abbiamo trovato una damigiana di vino per la comunione, ce lo siamo bevuto e ci siamo sbronzati. arrivata così la mia iniziazione sessuale. Parrocchia di Santa Lucia, a Foggia» • «Vladimir pronunciato alla slava, per recuperare il significato originario del nome, che allude alla ”potenza della pace”. Per molti è solo un trans. Ma la definizione gli sta stretta. ”Più che un trans sono una drag queen, un efebo mediterraneo, anzi un transgender. Amo assumere comportamenti al di là del genere stabilito dagli altri, dall’identità edu-castrante imposta da una società ancora clerico- fascista”. Se un giorno qualcuno scriverà la storia del movimento gay in Italia, un capitolo a parte dovrà riservarlo a Vladimir Luxuria e alla sua Muccassassina. Chiassosa festa en travesti nata per finanziare il Circolo omosessuale Mario Mieli, e via via trasformatasi in un fenomeno di tendenza, anche eterosessuale, capace di attrarre il mondo dello spettacolo e della politica» (Michele Anselmi). Nel 2007 ha pubblicato Chi ha paura della muccassassina? (Bompiani) romanzo-diario della sua vita • Strattonata e vittima di un lancio di uova durante una manifestazione a Mosca in favore del Gay Pride • « stata dipinta come fenomeno da baraccone, invece mi pare una persona intelligente, preparata e ragionevole con un gran senso dell’umorismo» (Marina Berlusconi intervistata nel marzo 2008 dal settimanale A) • «Sono l’unica trans nella storia parlamentare europea. C’è solo il caso di Georgina Beyer in Nuova Zelanda. In India invece i trans sono una casta riconosciuta, gli Hjira, che ha dato un sindaco a Gorakhpur. Le nostre figure in altre civiltà erano rispettate e magiche. stato il colonialismo a condannarci». Propose fra l’altro un progetto di legge per mettere gli interventi di adeguamento di genere a carico del Servizio sanitario nazionale. Nel marzo 2008 entrò alla Camera, insieme a Francesco Caruso, con uno scatolone di profilattici e cartine per spinelli • Resterà nella storia di Montecitorio la sfuriata che le fece Elisabetta Gardini la volta che la trovò nel bagno delle donne (27 ottobre 2006): «L’ho vissuta come una violenza, una violenza sessuale, mi sono proprio sentita male». Colleghe del centrodestra (Maria Burani Procaccini, Alessandra Mussolini) minimizzarono • «Io, da trans, sono il meno ambiguo dei politici. Certi cambiano idea come le mutande» • Il 24 giugno 2007 ha interpretato Elena di Troia in un allestimento dell’Elena di Euripide curato da Giorgio Pressburger al Teatro Romano di Trieste (regia di Giuseppe Rocca). Polemiche di An quando si seppe che aveva incassato dalla Provincia un compenso di 15 mila euro netti. «Ammiro Luxuria perché è vera, perché se la guardi non vedi la manifestazione di un’identità di genere, ma solo una faccia ironica e forte. C’è coraggio senza enfasi, senza caricature. teatro puro» (Andrée Ruth Shammah) • Nel novembre 2007 ha ottenuto la liberatoria del vescovo di Foggia per fare il testimone alle nozze della cugina Sara • Buddhista: «Mi presentai in una chiesa vestita da donna, fui cacciata. Per tanti anni sono rimasta assetata di fede fino a quando, 13 anni fa, scoprii il buddhismo» • Nel settembre 2008 accennò in un’intervista a Tu di essersi prostituita. Raccontò poi a Fabrizio Roncone: «Accadde vent’anni fa. Mi ero appena laureata in Lingue e letteratura straniera a Roma. Dopo la laurea avevo dovuto lasciare la Casa dello studente, dove si mangiava e dormiva gratuitamente [...] Successe una sera. Casualmente. Stavo tornando a casa, camminavo sul marciapiede di via Casilina... Si accostò una macchina. Un ragazzo, un bel ragazzo, tirò giù il finestrino e mi chiese d’un fiato: ”Quanto prendi?”. Io risposi d’istinto, quasi senza pensarci. Dissi: ”Cinquantamila”. Poi salii in macchina». Spiegò che andò avanti per qualche anno, fino a che diventò direttore artistico di Muccassassina • «Ha lunghe mani bianche, curate, parla con tono di voce basso» (Silvia Fumarola). Operata al naso («per respirare meglio») e al seno («per sentirmi più a mio agio»). Vive da vent’anni al Pigneto, a Roma • «Fidanzata? ”No, la mia vita sentimentale è un disastro, lo è sempre stata”» (Giuditta Venegoni nel settembre 2008).