Antonio Rossitto, Panorama, 27/11/2008, 27 novembre 2008
Università e corruzione. Il rettore dell’Università di Messina, Franco Tomasello e 24 docenti dell’ateneo sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio e tentata concussione
Università e corruzione. Il rettore dell’Università di Messina, Franco Tomasello e 24 docenti dell’ateneo sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio e tentata concussione. L’inchiesta riguarda un concorso da associato a Veterinaria. Un posto che, ipotizzano i magistrati, Battesimo Macrì, prorettore e preside della facoltà, voleva per il figlio Francesco. Per questo si sarebbe adoperato, già tre anni fa, con Giuseppe Cucinotta, a capo della commissione che assegnava l’incarico. Il professore però non ha voluto compiacere il prorettore. E ha racconto alla procura di pressioni, miacce, avvertimenti. Una collega a proposito ha dichiarato agli atti: «gli avrebbe tagliato le gambe, se il concorso non fosse andato in porto e per lui sarebbero cominciati tempi duri». Le prove si concludono a febbraio 2006, Francesco Macrì non viene dichiarato idoneo. Il rettore si adopera quindi per far annullare il concorso. Ma invano. Macrì paventa ripicche in occasione dell’elezione del rettore, minacciando di spostare i suoi 14 voti.