Massimo Gramellini, la Stampa 22/11/2008, 22 novembre 2008
E se il topo arriva al sesto gradino? I roditori di Venezia lo hanno imparato: per sopravvivere non basta scavare un buco nel formaggio
E se il topo arriva al sesto gradino? I roditori di Venezia lo hanno imparato: per sopravvivere non basta scavare un buco nel formaggio. No, l’importante - in Italia - è trovare buchi tra leggi e regolamenti. Così alla Asl veneziana pare si sia sviluppata una nuova specie animale: il mus burocraticus. All’apparenza è la classica pantegana, un topone di mezzo chilo, ma la sua specialità è la conoscenza del diritto. Nella Asl, infatti, gli addetti alla derattizzazione per inseguire le loro prede possono salire al massimo cinque gradini. Non uno di più, glielo impedisce il regolamento. Giusto, soprattutto in un Paese poco attento alla sicurezza dei lavoratori. Ma se il topo si nasconde appena un piolo più in alto, allora può prosperare indisturbato e felice. Del resto anche i roditori ormai lo sanno, in Italia sono tassative solo le norme che prevedono i diritti. E dire che stiamo parlando di un centro diurno per disabili, dove, da mesi, si convive con vermi e topi. Due, in particolare, sono andati ad abitare in un sottotetto, protetti da questa immunità diplomatica: oltre il quinto gradino è terra franca. Perché in Italia si possono superare steccati e fili spinati, ma la burocrazia no. Mette tutti al riparo: i topi e gli addetti prudenti. Forse non i disabili ospiti del centro. Alla fine, però, il quinto gradino è stato superato con un’impalcatura degna di una grande opera. I topi, intanto, erano già deceduti. Adesso la Asl pretenderà il certificato di morte. MASSIMO GRAMELLINI PER LA STAMPA DI SABATO 22 NOVEMBRE 2008