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 2008  novembre 21 Venerdì calendario

A Dubai si è svolto il party più sfarzoso della storia. Il miliardario sudafricano Solomon Kerzner ha speso venti milioni di dollari per l’inaugurazione dell’Atlantis Palm Hotel, un complesso costato un miliardo e mezzo di dollari situato all’ingresso della Palm Jumeirah, l’arcipelago artificiale a forma di palma sulla costa dell’emirato

A Dubai si è svolto il party più sfarzoso della storia. Il miliardario sudafricano Solomon Kerzner ha speso venti milioni di dollari per l’inaugurazione dell’Atlantis Palm Hotel, un complesso costato un miliardo e mezzo di dollari situato all’ingresso della Palm Jumeirah, l’arcipelago artificiale a forma di palma sulla costa dell’emirato. Alla festa hanno partecipato 2000 invitati. Il palazzo, vagamente orientaleggiante, rosa corallo, conta 1539 stanze da 800 a 25mila dollari per notte, è formato da due torri collegate da un ponte sul quale si trovano due suite da 20mila euro a notte. All’interno dell’albergo c’è un acquario con 65mila creature marine, tra cui squali e delfini fatti arrivare dal Pacifico. La lista degli invitati alla festa doveva rimanere segreta ma qualche giorno fa è finita sui giornali dell’emirato. Le autorità non hanno gradito e l’infedele impiegato che l’ha passata alla stampa è stato arrestato. Per il menu della festa di inaugurazione Kerzner ha fatto arrivare a Dubai 20 tonnellate di pesce e lo chef Giorgio Locatelli di Londra, per le decorazioni dei tavoli ha chiamato esperti floreali di New York. Kerzner è uno degli uomini più ricchi del Sudafrica. Nel 1985, per festeggiare il suo cinquantesimo compleanno, aveva caricato 150 amici su un aereo privato con destinazione Mauritius sostituendo le hostess con delle spogliarelliste. La festa si è conclusa con 50 tonnellate dai fuochi d’artificio disegnati a 245 metri d’altezza grazie a 62 computer manovrati dai satelliti. I bagliori sono stati realizzati dalla Grucci di New York, società fondata da una famiglia italiana che nel 1870 emigrò negli States da Bari e che ha illumiato i giuramenti di sei presidenti da Reagan in poi. Dubai non è nuovo a queste follie immobiliari. Poco distante dall’Atlantis c’è il Burj Al Arab, hotel celebre per i suoi rubinetti in oro, e il Burj Al Dubai, con torri alte 800 metri. Nel mezzo del deserto l’emirato vanta un enorme complesso da sci artificiale. Nonostante i record e i fasti, anche a Dubai è arrivata la crisi. Dopo anni di boom, i prezzi degli immobili da settembre a oggi sono scesi a livelli record. Il più grande istituto di credito islamico degli Emirati, Amak, ha sospeso i prestiti, la Nakheel (la compagnia edile governativa di cui Kerzner è socio) ha parlato di prossima diminuzione dei progetti e l’azienda di costruzioni Damac ha annunciato 200 licenziamenti.