Eni cresce nei pozzi in Colombia di Luciano Mondellini, Milano Finanza, 21/11/2008, pag. 17, 21 novembre 2008
Eni ha stretto due accordi sull’attività esplorativa con Ecopetrol, la compagnia petrolifera statale colombiana
Eni ha stretto due accordi sull’attività esplorativa con Ecopetrol, la compagnia petrolifera statale colombiana. La notizia, tuttavia, non è bastata a sostenere i titoli del gruppo guidato da Paolo Scaroni, che nei giorni scorsi a Piazza Affari hanno subito forti cali. La prima intesa firmata a Bogotà permetterà l’ingresso di Ecopetrol in alcune licenze esplorative del Golfo del Messico statunitense che fanno parte del portafoglio Eni. La compagnia petrolifera colombiana otterrà una partecipazione del 20-25% in almeno cinque pozzi che saranno perforati entro il 31 dicembre 2012. Secondo i termini dell’accordo, inoltre, Ecopetrol investirà oltre 220 milioni di dollari per la propria quota, sostenendo anche una parte dei costi di perforazione di Eni. Il secondo accordo prevede la creazione di un team congiunto che valuterà la possibilità di partecipazione di Ecopetrol a ulteriori iniziative esplorative presenti nel portafoglio Eni. Ecopetrol offrirà a Eni opportunità in Colombia e in altri paesi dell’America Latina. Questi accordi permetteranno a Eni di ridurre e diversificare i rischi del proprio portafoglio esplorativo e di intraprendere nuove iniziative esplorative in America Latina, nei paesi equatoriali e in quelli dell’emisfero australe. Eni è tra le otto società in lizza per diventare partner della compagnia energetica indonesiana Pertamina per lo sviluppo del giacimento di gas Natuna D-Alpha, un campo di estrazione situato a 1.100 chilometri a nord di Giakarta, nell’offshore indonesiano. Assieme al gruppo energetico italiano, in Indonesia sono in corsa le statunitensi Exxon-Mobil e Chevron, la francese Total, l’anglo-olandese Shell, la norvegese StatoilHydro, la malese Petronas e China National Petroleum. Secondo i piani del governo indonesiano, Pertamina manterrà una quota del 40% nel capitale di Natuna, mentre il restante 60% sarà suddiviso tra i partner prescelti.