La Stampa 22/11/2008, 22 novembre 2008
Il salmone, ricco di Omega-3, protegge il cuore da infarto e ictus. Lo hanno detto gli esperti di alimentazione al XXII Congresso nazionale della Società italiana per lo studio dell’arterosclerosi (Sisa)
Il salmone, ricco di Omega-3, protegge il cuore da infarto e ictus. Lo hanno detto gli esperti di alimentazione al XXII Congresso nazionale della Società italiana per lo studio dell’arterosclerosi (Sisa). Gli Omega-3 sono presenti in tutti i pesci in quantità variabili, tuttavia gli studiosi della Sisa hanno stilato una classifica delle varietà più ricche: considerando una portata standard da 90 grammi, il salmone si aggiudica il record con 1,83 grammi di Omega-3, l’aringa 1,80 g, le sardine 0,90 g, il tonno 0,73 g, il merluzzo 0,46 g e infine la sogliola 0,43 g. Lucio Capurso, primario di Gastroenterologia al San Filippo Neri di Roma: «Mangiare pesce almeno un paio di volte al mese garantisce una diminuzione del rischio di ictus pari al 10%. Se si passa a più di tre, quattro volte al mese si può arrivare fino a una riduzione del 30%». Occhio, però, al pesce fritto: friggere, infatti, riduce fortemente la presenza degli Omega-3, per questo motivo gli esperti consigliano il pesce affumicato, alla griglia o al forno. *** I pesci non producono gli Omega-3 ma li assumono alimentandosi di microrganismi, in particolare microalghe. Per questo gli specialisti della Società italiana per lo studio dell’arterosclerosi pensano che a breve l’industria farmaceutica produrrà integratori Omega-3 estraendoli direttamente dalle alghe e non più dai pesci, migliorando quindi sia la qualità delle compresse sia il loro sapore.