varie, 21 novembre 2008
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Biografia di Giuseppe Biesuz
• Wettingen (Svizzera) 4 gennaio 1962. Manager. «Per il governatore Roberto Formigoni è l’uomo giusto al posto giusto: un manager ”che ha maturato una significativa esperienza nella gestione di importanti società quotate, conducendo processi complessi di riorganizzazione e rilancio”. Con questa roboante presentazione, messa nero su bianco in un comunicato ufficiale, le Ferrovie Nord Milano, quotate in Borsa e controllate dalla regione Lombardia, nel luglio 2008 hanno annunciato la nomina di Giuseppe Biesuz […] a direttore generale. Tocca a lui gestire ”il nuovo corso” della società di trasporti che ogni giorno porta a Milano più di 150 mila pendolari provenienti dalle provincie di Varese, Como e Novara. Un esercito di viaggiatori sul piede di guerra per i ritardi cronici e continui disservizi […] Per Biesuz dunque la sfida è a dir poco impegnativa. Ma […] rischia di essere distratto da problemi personali. Il 22 settembre 2008 è infatti stato rinviato a giudizio con un’altra dozzina di persone per il crack da un miliardo di euro della Finmek, una holding con sede a Padova che controllava decine di aziende nel campo dell’elettronica e della telefonia. Un brutto colpo per lui che sperava di uscire indenne dall’inchiesta sulla bancarotta e contava di far valere a Milano una fitta rete di amicizie e di contatti ad alto livello costruita con pazienza a partire dalla fine degli anni ”80: il periodo in cui Biesuz, dopo una laurea in economia a Venezia, muoveva i primi passa alla corte di Carlo Bernini, il ministro democristiano dei Trasporti poi spazzato via dalle indagini di Mani pulite. Oggi Biesuz, con gli amici che riceve a casa, in un salotto dove sono esposte le sue foto in compagnia del cardinal Tettamanzi, di Silvio Berlusconi e di Adriano Galliani, rievoca volentieri quel periodo. E sostiene di essere stato tra gli ideatori dei meccanismi economico-finanziari che stanno alla base del progetto per l’alta velocità ferroviaria. Vero o falso che sia, resta il fatto che Biesuz negli anni è riuscito a mantenere saldo il timone della sua carriera destreggiandosi al meglio tra politica e affari. A Milano viene descritto come un manager vicino al senatore forzista Marcello Dell’Utri, anche se lui nell’ultimo periodo sembra fare coppia fissa con Gianfranco Borghini, l’ex deputato del Pci-Pds, poi divenuto consulente in materia di risanamenti aziendali di governi di centrodestra e di centrosinistra. I due si sono incrociati spesso a partire dal 2004 ai tempi della crisi e del commissariamento della Finmek. Poi Borghini […] non appena s’insendia alla testa della Keller, un’altra azienda da tempo in difficoltà, si affretta a chiamare come consigliere d’amministrazione Biesuz. La Keller produce materiale ferroviario e ha come cliente principale proprio le Nord: la sua commessa più importante è la produzione di carrelli per i nuovi Tsr (Treni per servizio regionale) destinati alla società di trasporti lombarda. Biesuz, comunque, dribbla le possibili accuse di conflitto d’interessi lasciando l’incarico in Keller non appena viene nominato direttore generale delle Nord. Le ferrovie milanesi sono considerate un feudo di Comunione e Liberazione: in Regione fanno capo a Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture e formigoniano doc. Così Biesuz […] si è fatto vedere a Rimini nei giorni del meeting dell’Amicizia ciellino, una specie d’incoronazione per il suo nuovo incarico. […] la grana giudiziaria del fallimento Finmek, rischia di mettere di nuovo tutto in discussione, quantomento sul piano dell’immagine. Per un manager, presentato dalla Regione al mercato come uno specialista in risanamenti aziendali, non è proprio il massimo scivolare sulla buccia di banana di un crack aziendale che ha coinvolto oltre 5.000 dipendenti. Lui si è sempre professato innocente e appena ottenuto la nomina alle Nord si era detto fiducioso di chiudere la vicenda con un’archiviazione. Non è andata così. […] La storia è complicata. Biesuz nella primavera del 2003 approda in un gruppo considerato vicino a Dell’Utri: Carlo Fulchir, presidente e maggior azionista di Finmek, è tra i soci finanziatori de Il Domenicale, la rivista culturale del senatore azzurro. E tra i manager della holding fallita compare anche Riccardo Pugnalin, pure lui rinviato a giudizio per il crack, e per anni assistente personale dello stesso Dell’Utri. L’avventura di Biesuz al fianco di Fulchir dura però solo pochi mesi. Nel 2004 esplode la crisi e l’anno dopo arriva l’insolvenza e il commissariamento sulla base della legge Marzano (come per Parmalat). I vertici vengono azzerati, salvo Biesuz che resta numero uno operativo. A confermarlo al suo posto è il commercialista veneto Gianluca Vidal, il professionista scelto come commissario dall’allora ministro delle Attività produttive Antonio Marzano. Le comuni origini venete non sono l’unico punto di contatto tra Vidal e Biesuz. Nel 2003, un anno prima della nomina ministeriale a commissario di Finmek, il commercialista si era messo in società con la moglie di Biesuz, Patrizia Lazzaro: i due insieme a un terzo socio, secondo quanto risulta dai documenti ufficiali, ancora adesso si spartiscono il controllo della Tts Holding che ha per oggetto sociale la consulenza aziendale, fiscale e perfino i sondaggi di opinione. Vidal e il futuro numero uno delle Ferrovie Nord lavorano assieme per un paio di anni nel tentativo di vendere la lunga lista di aziende in carico a Finmek. Nel frattempo Biesuz diventa anche consulente dell’amministrazione straordinaria del gruppo turistico Cit. Questa volta su nomina del ministro Claudio Scajola. Negli stessi mesi l’attivissimo manager si accomoda sulla poltrona di consigliere delegato della Richard Ginori, sull’orlo del fallimento. Ma Biesuz ci resta poco. Ormai è pronto per il grande salto. Una nuova nomina pubblica. Questa volta alle Ferrovie Nord. […]» (Peter Gomez, Vittorio Malagutti, ”L’espresso” 27/11/2008).