M.A., Novella 2000 n.48, 27/11/2008, pp.38-39, 27 novembre 2008
Yvonne Sciò. Tutti i protagonisti della storia ripetono che preferiscono non parlare dell’accaduto
Yvonne Sciò. Tutti i protagonisti della storia ripetono che preferiscono non parlare dell’accaduto. Ma nonostante questo, ogni settimana si aggiunge un capitolo. […] Dopo le dichiarazioni di Stefano Dammicco, sullo scorso numero di Novella, ora la parola alla Sciò. «Non ho voglia di fare dichiarazioni su questa brutta storia». Suo marito però l’ama. «Che simpatico. Prima fa un comunicato contro di me poi mi fa le dichiarazioni a mezzo stampa. C’è di buono che con lui non ci si annoia mai. […] Il comunicato con cui prendeva le distanze da me poteva risparmiarselo. E comunque meno se ne parla di questa storia meglio è. […] In ogni caso, guardi, io ho altre cose, più importanti, a cui pensare. Per esempio a mia figlia Isabella Beatrice. Ha il raffreddore e per me questo adesso è l’unico vero problema da affrontare. Con lei ho deciso di fare tutto da sola, senza chiedere aiuto a nessuno». Niente baby sitter? «Niente di niente. Mi sveglio con lei, prestissimo, l’accudisco, l’allatto, faccio la spesa, cucino,… Mi sento come se avessi fatto dieci figli. Ma va bene così. Sono cose che uno deve viversi completamente e io lo faccio da tre mesi».