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 2008  novembre 21 Venerdì calendario

ROMA – Secondo le norme italiane ed europee, quando c’è un trasferimento di un’azienda in crisi o di un ramo di essa a un’altra azienda, si trasferiscono anche tutti i lavoratori con i diritti maturati

ROMA – Secondo le norme italiane ed europee, quando c’è un trasferimento di un’azienda in crisi o di un ramo di essa a un’altra azienda, si trasferiscono anche tutti i lavoratori con i diritti maturati. Ma ieri in Senato è stato approvato un emendamento inserito dal governo nel decreto legge sulle infrastrutture che esclude da questo vincolo le aziende in stato di insolvenza, come Alitalia. Così, mentre il commissario straordinario, Augusto Fantozzi, annunciava il perfezionamento della vendita di Alitalia a Cai, al Senato scoppiava un caso politico tra maggioranza e opposizione. In aula sono intervenuti, tra gli altri, Pietro Ichino e Tiziano Treu, che oltre a essere senatori del Pd sono autorevoli giuslavoristi, per accusare governo e maggioranza di un «pasticcio giuridico» che sarà «cassato dalla Corte di giustizia europea». Altri parlamentari dell’opposizione e i sindacati hanno sottolineato invece che l’emendamento, avendo validità generale (e non solo per Alitalia) rischia di lasciare indifesi i lavoratori rispetto ai cambi di proprietà della loro azienda e questo proprio mentre la crisi economica si aggrava. L’emendamento abolisce una disposizione del decreto legislativo dell’8 luglio 1999 che prevede che nel caso di dismissioni di settore di una grande impresa in stato di insolvenza i lavoratori vengano trasferiti all’azienda che subentra. Nel caso Alitalia, quindi, secondo questa legge, la Cai non avrebbe potuto lasciare a casa 3.250 lavoratori della vecchia compagnia. Cosa che invece può fare secondo l’emendamento approvato ieri, a patto che il decreto, si approvato anche alla Camera e diventi legge prima del passaggio di Alitalia a Cai, osserva però il Pd. In ogni caso, hanno osservato Ichino e Treu, la nuova norma sarebbe in contrasto con precise direttive europee, e quindi non applicabile. Enrico Marro