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 2008  novembre 20 Giovedì calendario

la Repubblica, giovedì 20 novembre La stampa britannica lo paragona a Cenerentola: solo che lui è un uomo, e a mezzanotte la sua "carrozza" non si è trasformata in zucca

la Repubblica, giovedì 20 novembre La stampa britannica lo paragona a Cenerentola: solo che lui è un uomo, e a mezzanotte la sua "carrozza" non si è trasformata in zucca. Adriano Graziani, italo-gallese di 32 anni, tenore dilettante, un giorno telefona alla biglietteria di un teatro di Cardiff per comprare due biglietti per una serata di musiche di opere famose. «Lascia perdere i biglietti, che ne diresti piuttosto di stare tu sul palcoscenico, questa sera?», gli ha risposto la persona alla cassa. Detto fatto, il giovane tenore ha avuto meno di due ore di tempo per cambiarsi, andare al teatro, fare una rapida prova delle arie da cantare e poi ritrovarsi a interpretarle quando si è aperto il sipario. Alla fine di un´interpretazione in cui ha cantato «E lucevan le stelle» dalla Tosca, il duetto della Traviata, la canzone napoletana Core ingrato e tanti altri successi, duemila spettatori si sono spellati le mani per applaudirlo; e il giorno dopo la Welsh National Opera gli ha offerto il ruolo di protagonista nella Bohème per il prossimo anno. La vicenda era ieri su tutti i giornali del regno, con il Times che gli predice un futuro «al Covent Garden di Londra e alla Scala di Milano». Non è la prima volta che Graziani rimpiazza fortunosamente all´ultimo momento un cantante: l´estate scorsa, da poco diplomato al Royal College of Music, fu assunto in fretta e furia per il ruolo di Macduff nella produzione di Macbeth della Glyndebourne Tourin Opera, il cui tenore si era improvvisamente sentito male. «Qualcuno adesso mi chiede scherzosamente se sono io che vado in giro a far ammalare i cantanti d´opera», dice ora. In realtà, è perfettamente qualificato per la parte. Dopo il diploma al Royal College of Music, sta studiando alla prestigiosa Cardiff International Academy of Voice, il cui direttore, il celebre tenore Dennis O´Neill, non gli risparmia complimenti: «Adriano è destinato a grandi cose, ha una voce di primissima qualità, entusiasmante e dinamica». E i giornali ricordano che un po´ di fortuna, per lanciare una carriera, non guasta: perfino Placido Domingo debuttò alla Metropolitan Opera, nel 1968, perché il grande Franco Corelli non ce la faceva. Ma di sicuro le circostanze che hanno condotto Graziani sul palcoscenico di Cardiff, l´altra sera, sfiorano l´incredibile. Quando ha telefonato per acquistare i biglietti, il cassiere lo ha riconosciuto dalla voce. «Lei è un tenore, non è vero?», gli ha detto. «Non sarebbe mica libero stasera? Il nostro tenore è malato». Fino ad ora, Graziani aveva lavorato come impiegato per una banca giapponese: ma tutti sapevano quale fosse la sua vera passione e lo pungolavano a tentare di fare il cantante a tempo pieno. «Essendo mezzo italiano e mezzo gallese, credo di avere l´opera nel sangue», racconta Adriano al Times. «Apparire come tenore per la Welsh Opera House era il mio sogno. Ma è difficile ottenere, non dico un contratto, anche solo un´audizione». L´audizione l´ha avuta, e poi è arrivata anche la parte. Non resta che dare un consiglio ai cantanti disoccupati: provate a chiamare la biglietteria del teatro all´ultimo momento. Chissà che non rimediate un´offerta di lavoro, invece di un biglietto. Enrico Franceshini